Ad aprile di quest'anno i risultati di produzione delle acciaierie integrate in Ucraina hanno evidenziato un crollo. Oltre che dall'impatto dell'epidemia di COVID-19, l'industria siderurgica del paese è stata colpita dall'aumento del protezionismo a livello globale, dalla debolezza dei prezzi e dalla minore domanda in generale.
Secondo quanto riferito da Ukrmetallurgprom, nel quarto mese del 2020 le acciaierie ucraine hanno sfornato 1,34 milioni di tonnellate di acciaio grezzo, ossia il 30,6% in meno su base annua, mentre l'output di ghisa è sceso del 24,4%, a 1,39 milioni di tonnellate. La produzione di acciai finiti è diminuita del 20,7%, fermandosi a 1,3 milioni di tonnellate.
Prendendo in considerazione i primi quattro mesi dell'anno, l'Ucraina ha prodotto 6,66 milioni di tonnellate di acciaio grezzo, ovvero il 10,5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Allo stesso tempo la produzione di ghisa si è ridotta del 7,9%, a 6,49 milioni di tonnellate, mentre le acciaierie del paese hanno prodotto 5,97 milioni di tonnellate di acciai finiti, registrando una flessione del 3,4%.
Alla data del 14 maggio erano in funzione in Ucraina 16 altiforni su un totale di 21. Inoltre, erano operativi 11 convertitori ad ossigeno su 16, 6 forni elettrici su 15 e 15 impianti di colata continua su 16.