I dati comunicati dalla China Iron and Steel Association (CISA) riguardanti la produzione di minerale di ferro cinese nel mese di luglio – ammontata a 73,996 milioni di tonnellate – indicano una crescita del 9,9% rispetto allo stesso mese del 2018. Sebbene il dato sia aumentato soltanto dell’1,2% rispetto a giugno, è stata mantenuta la tendenza rialzista grazie alla forte domanda dei produttori.
Nei primi sette mesi del 2019 la Cina ha prodotto complessivamente 483,876 milioni di tonnellate di minerale, un volume in aumento del 6,4% su base annua.
Nonostante i dati evidenzino variazioni positive, l’agenzia di rating internazionale Fitch prevede che l’output cinese di minerale ferroso registrerà una diminuzione nei prossimi nove anni. «Secondo le nostre previsioni la produzione si abbasserà leggermente, dagli 802 milioni di tonnellate di quest’anno a 785 milioni nel 2028», ha commentato Fitch, secondo cui i fattori negativi che entreranno in gioco consisteranno nella riduzione dei prezzi d’importazione dopo il picco registrato nel corso di quest’anno e in misure di protezione ambientale più stringenti che porteranno alla chiusura di miniere ad alto costo.
Allo stesso tempo, la produzione della materia prima continuerà a crescere gradualmente negli altri paesi esportatori. L’output australiano dovrebbe aumentare a un tasso annuo dello 0,6%, mentre quello brasiliano dovrebbe salire ogni anno dell’1,5% fino al 2028.