Il Ministero delle finanze cinese (MOF) ha annunciato in data 17 marzo che i rimborsi sulle tasse sull'esportazione di acciaio verranno aumentati dal 9-10% al 13% a partire dal 20 marzo, inizialmente per i principali prodotti.
Si ridurranno così i costi di esportazione, mentre aumenterà la competitività degli esportatori cinesi, con un impatto positivo sull'industria siderurgica del Dragone. L'effetto si vedrà in particolare nei mercati dei coils a caldo e della vergella, dove l'attuale riduzione fiscale è del 10%. Nessuna variazione invece per prodotti come barre, coils a freddo e lamiere, per i quali il rimborso è già del 13%.
Si prevede che le acciaierie cinesi, grazie agli sgravi fiscali, saranno in grado di ridurre i prezzi all'esportazione di 10-15 $/t. Di conseguenza, le offerte relative agli HRC dovrebbere scendere a circa 450 $/t FOB e dare luogo a scambi anche a prezzi inferiori.
Gli esportatori di vergella potrebbero tagliare i prezzi dagli attuali 455-460 $/t a 440-445 $/t FOB con l'obiettivo di incrementare le vendite. Tuttavia, le previsioni relative all'andamento della domanda di prodotti cinesi non sono particolarmente brillanti. Secondo gli analisti, i rimborsi potrebbero attenuare solo in parte l'impatto negativo derivante dalla riduzione del commercio dell'acciaio causato dallo scoppio del coronavirus.
Nel periodo gennaio-febbraio di quest'anno, la Cina ha esportato 7,811 milioni di tonnellate di acciai finiti, ossia il 27,0% in meno su base annua. Si è trattato del calo più rapido da marzo 2018.
I prodotti siderurgici che beneficeranno di uno rimborso fiscale del 13% includono i prodotti con codici doganali HS da 72052100 a 72299090, tra cui diversi tipi di acciaio inossidabile, barre d'acciaio, filo, vergella, HRC, CRC, HDG, lamiere e profilati.