In base ai dati riportati da Banchero Costa, nei primi undici mesi del 2018 le importazioni di carbone e lignite in Cina sono ammontate a 270,5 milioni di tonnellate, aumentando dell’8,9%. Del volume totale, 209,4 milioni di tonnellate sono costituiti da carbone termico e lignite (+13,5% annuo), e 61,1 milioni di tonnellate da carbone da coke (-4,2% annuo).
Secondo Banchero Costa, non è certo che il volume dell’import totale del 2018 superi i 271,1 milioni di tonnellate registrati nel 2017, a causa delle restrizioni introdotte a novembre e delle indicazioni del governo cinese riguardo al mantenimento del livello delle importazioni al di sotto di quello dell’anno precedente.
Banchero Costa ha dichiarato nella sua relazione che, nonostante le restrizioni sulle importazioni siano state allentate con l'inizio del 2019, la Commissione nazionale cinese sullo sviluppo e la ricerca (NDRC) sta prendendo in considerazione controlli mensili sui volumi delle importazioni, come alternativa a quote annuali. Di conseguenza, l’import totale di carbone in Cina non dovrebbe registrare una notevole crescita nel 2019. D’altro canto, il governo punta ad incrementare la produzione domestica nel corso dell’anno, limitando i cali di prezzo. Si prevede che nel 2019 la produzione domestica di carbone in Cina aumenti di circa 100 milioni di tonnellate.
Infine, Banchero Costa ha riportato che nei primi undici mesi del 2018 le principali fonti di carbone per la Cina sono state Indonesia e Australia, rappresentando rispettivamente il 45% e il 29% delle importazioni totali.