Il braccio di ferro tra Vale ed il governo cinese è terminato: la Cina costruirà un terminal nel porto di Ningbo-Zhoushan per accogliere le portarinfuse da 400.000 tonnellate di portata lorda che aveva finora respinto. Lo ha comunicato il ministero dei trasporti di Pechino, il quale annuncia che verranno costruiti cinque accosti con capacità differtenti, per portarinfuse tra le 50.000 e le 400.000 tonnellate. L'investimento ammonta a circa 615 milioni di euro.
La decisione spiana la strada a Vale, leader mondiale nella produzione di minerale di ferro, e alla sua flotta di 35 portarinfuse dalle dimensioni colossali - le più grandi mai costruite - per le quali è stato creata ad hoc la classe 'Valemax'. Ricordiamo che, come comunicato da SteelOrbis, la prima (Vale Brasil) è stata varata nel maggio 2011 e che le consegne dovrebbero terminare entro il 2013, a fronte di un investimento da parte della società brasiliana di circa 4,2 miliardi di dollari per gli scafi, 16 dei quali saranno dedicati in esclusiva all'azienda grazie a contratti a lungo termine raggiunti con partner spedizionieri, mentre gli altri rimarranno di proprietà.
All'inizio di maggio Zhang Changfu, segretario generale della China Iron and Steel Association (CISA) aveva lanciato un appello al governo di Pechino affinché sbloccasse la situazione, che sembrava incagliata più per ragioni burocratiche che per problemi di agibilità fisica dei porti.
Queste le sue parole: "L'utilizzo di navi più grandi per il trasporto del minerale di ferro rappresenterebbe un beneficio per i produttori di acciaio. Fino a questo momento, però, non è stata ancora presa nessuna decisione dal governo".