Shen Bin, presidente della China Iron and Steel Association (CISA) nonché presidente di Shagang Group, ha dichiarato che anche per la seconda meta dell'anno in corso non sarà facile in generale esportare prodotti siderurgici. La situazione varierà a seconda degli sviluppi della pandemia di coronavirus e le misure restrittive implementate nei vari paesi. La Cina, dopo lo scoppio della pandemia, ha intensificato l’export poiché la domanda nel mercato locale si è ridotta significativamente. Il paese del Dragone, nei mesi di marzo e aprile, ha esportato rispettivamente 6,476 milioni di tonnellate e 6,319 milioni di tonnellate di acciai finiti. Nei mesi di maggio e giugno, i volumi sono scesi a 4,401 milioni di tonnellate e 3,701 milioni di tonnellate rispettivamente a causa del calo dei prezzi dell’acciaio e della riduzione della domanda nei mercati esteri.
Il presidente della CISA ha esortato i produttori siderurgici cinesi ad aumentare lo sviluppo del mercato interno poiché la Cina ha emesso numerose politiche di stimolo al fine di stabilizzare lo sviluppo economico attraverso l'adeguamento della struttura dei prodotti, la riduzione dei costi e il miglioramento dell'efficienza produttiva.