Come annunciato dalle autorità doganali il 12 gennaio, nel 2023 le importazioni di carbone in Cina sono ammontate a 474,416 milioni di tonnellate, registrando un aumento del 61,8% su base annua.
Nel solo mese di dicembre, le stesse importazioni hanno totalizzato 47,297 milioni di tonnellate, in aumento dell’8,7% su base mensile, mentre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sono aumentate del 53%.
L’estensione del dazio d’importazione pari a zero sul carbone ha contribuito alla rapida crescita delle importazioni del materiale in Cina nel 2023. Tuttavia, dal 1° gennaio di quest’anno, il dazio è stato ripristinato. Di conseguenza la Cina sta ora introducendo aliquote del 3% secondo la clausola della nazione più favorevole (MFN) sull’antracite, sul coking coal e sulla lignite, e del 6% su altre tipologie di carbone, provenienti da paesi come Russia, USA, Sudafrica e Mongolia centrale. Il dazio alle importazioni sarà invece pari a zero per il carbone proveniente dall’Australia e dall’Indonesia. Tutto ciò indebolirà i vantaggi del carbone importato in termini di prezzi. Si pensa che le importazioni di carbone della Cina diminuiranno nel 2024, a causa della riduzione del divario tra il carbone nazionale e quello estero.