Australia: produzione ed export di minerale ferroso in forte crescita fino al 2018

giovedì, 21 marzo 2013 11:54:15 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Secondo il report trimestrale su risorse ed energia a cura dell'Ufficio australiano delle risorse e dell'economia energetica (BREE), nel 2013 l'export australiano crescerà del 12% fino a raggiungere 554 milioni di tonnellate. Si prevede, infatti, che aumenteranno gli output delle miniere di Rio Tinto e BHP Billiton, e che Fortescue potrà giovarsi del ramp-up dei progetti di espansione di Chichester Hub e Solomon Hub.

Sembra che le previsioni del BREE continuino a migliorare, dal momento che a settembre 2012 l'ufficio stimò che nel 2013 l'export di iron ore avrebbe raggiunto 528 milioni di tonnellate, cifra poi ritoccata a dicembre 2012 a 543 milioni di tonnellate.

In seguito agli ingenti investimenti sostenuti all'inizio di questo decennio, il potenziamento delle miniere già esistenti e l'inaugurazione di nuove dovrebbero aupportare l'aumento delle esportazioni di iron ore australiano. In particolare, il BREE prevede che a partire dal 2014 l'export crescerà ad un tasso medio dell'8% fino a raggiungere, nel 2018, un volume di 831 milioni di tonnellate.

La crescita delle esportazioni brasiliane dovrebbe essere più lenta, attestandosi al 2% nel 2013 con un volume pari a 333 milioni di tonnellate, e poi ad un tasso medio del 4% fino a raggiungere 411 milioni di tonnellate nel 2018.

Nel report si legge che lo scorso anno il prezzo spot medio FOB Australia dell'iron ore (Fe 62%) si è attestato a 122 $/ton, con prezzi molto elevati nella prima metà dell'anno ed un forte downtrend nell'ultimo trimestre. Il repentino calo dei prezzi spot, che hanno raggiunto anche gli 81 $/ton FOB Australia, viene attribuito dal BREE allo svuotamento dei magazzini operato dai commercianti cinesi dettato dal clima di sfiducia nei confronti della siderurgia locale, alle prese con una persistente overcapacity.

Il BREE prevede che, alla luce dell'incremento dell'output, i prezzi del minerale di ferro mostreranno un costante calo fino a raggiungere nel 2018la quotazione di 90 $/ton (stima effettuata in base all'attuale valore del dollaro statunitense). Per il 2013, nel report trimestrale diffuso a dicembre, si parlava di un prezzo medio di 106 $/ton.


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