Assofermet: con la crisi di Suez i costi di trasporto dell’acciaio aumentano del 150%

martedì, 12 marzo 2024 10:46:42 (GMT+3)   |   Brescia
       

In un comunicato stampa dell’11 marzo, Assofermet (l’associazione italiana che rappresenta le aziende dei settori acciaio, rottame, metalli e ferramenta) ha riferito che, dall’inizio della crisi del canale di Suez, i costi di trasporto dell’acciaio sono aumentati del 150%.

Per l’acciaio che normalmente utilizzava il mar Rosso come via preferita, il prezzo medio del trasporto in navi portacontainer è passato dai 1.200 $/TEU di dicembre 2023 a circa 3.000 $/TEU. Il picco di costo, pari a 5.300 $/TEU, è stato raggiunto a fine gennaio, per poi diminuire per tutto il mese di febbraio.

A questo proposito, Gian Pietro Alberti, Membro del Comitato Tecnico di Assofermet Acciai, ha dichiarato: «La situazione continua comunque a essere fortemente volatile e imprevedibile, perché i prezzi dei noli cambiano repentinamente e rendono impossibile ipotizzare l’evoluzione dei costi da un giorno all’altro». Di conseguenza, tutte le principali compagnie di trasporto continuano a evitare il passaggio dal canale di Suez, prediligendo la circumnavigazione del capo di Buona Speranza.

All’aumento dei costi si aggiunge poi l’allungamento dei tempi di consegna: se prima della crisi il trasporto dai paesi extra-UE richiedeva circa 30 giorni, adesso ne sono necessari dai 45 ai 55.

Questa situazione ha un forte impatto sull’acciaio esportato in Italia e in Europa, poiché la maggior parte di esso dovrebbe passare attraverso il canale di Suez. Nel 2023, infatti, i principali paesi esportatori verso l’Italia e l’UE (Cina, Vietnam, Giappone, Taiwan e Corea del Sud), hanno transitato per il mar Rosso. Le esportazioni da questi paesi hanno costituito il 73,8% del totale dell’acciaio importato in Italia da paesi extra-UE (7,42 milioni di tonnellate). Lo stesso vale per gli altri paesi dell’Unione Europea: su 29,3 milioni di tonnellate di import globale complessivo, 16,14 milioni arrivavano dai sei paesi sopra citati transitando per Suez.

Il principale fornitore di acciaio per l’Italia nel 2023 è stato l’India, con 1,3 milioni di tonnellate, seguita dalla Cina con 1,1 milioni.

Alla luce di questo, è evidente come la crisi del mar Rosso si stia traducendo anche in una crisi della manifattura italiana ed europea.

1 TEU = 25 tonnellate di acciaio

Fonte: Eurometal-Assofermet