ArcelorMittal Long Products Canada (AMLPC) ha annunciato questa settimana di aver testato con successo l'uso dell'idrogeno verde nella produzione di ferro ridotto diretto (DRI) presso il suo stabilimento siderurgico di Contrecoeur, nel Quebec.
In un comunicato stampa, l'azienda ha affermato che la sua ambizione è quella di guidare la decarbonizzazione dell'industria siderurgica e che il test effettuato rappresenta «un'importante pietra miliare nella direzione di produrre acciaio a emissioni zero attraverso il percorso di produzione siderurgica basata su DRI, utilizzando l'idrogeno verde come input».
Secondo ArcelorMittal, l'obiettivo del test era valutare la capacità di sostituire l'uso del gas naturale con idrogeno verde nel processo di riduzione del minerale di ferro. Durante questo primo test, il 6,8% del gas naturale è stato sostituito con idrogeno verde durante un periodo di 24 ore, il che ha contribuito a una riduzione misurabile delle emissioni di CO2.
L'idrogeno verde utilizzato nel test è stato prodotto da un elettrolizzatore (dispositivo che produce idrogeno verde da elettricità e acqua) di proprietà di terzi ed è stato quindi trasportato a Contrecoeur. La società ha sottolineato che il processo di riduzione del minerale di ferro da solo contribuisce a oltre il 75% delle emissioni complessive di CO2 di AMLPC.
AMLPC sta valutando la possibilità di effettuare ulteriori test nei prossimi mesi, aumentando l'utilizzo di idrogeno verde presso l'impianto DRI, il che potrebbe permette di ridurre le emissioni di CO2 a Contrecoeur di diverse centinaia di migliaia di tonnellate all'anno. Il potenziale utilizzo di elettrolizzatori per produrre idrogeno verde a Contrecoeur dipenderà da determinati criteri, in particolare dalla disponibilità di elettricità sufficiente per alimentare le unità, ha affermato la società.
ArcelorMittal ha affermato che punta a ridurre del 25% entro il 2030 l'intensità delle sue emissioni di CO2 a livello globale e di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.