Il maggior produttore siderurgico al mondo, la lussemburghese ArcelorMittal, ha annunciato i risultati finanziarti del terzo trimestre e dei primi nove mesi dell’anno.
Nel periodo indicato, l’azienda ha totalizzato un utile netto di 929 milioni di dollari, contro i 933 milioni raggiunti nel terzo trimestre dello scorso anno. Il fatturato è sceso del 12,4% su base annua a 16,61 miliardi, a causa della riduzione dei prezzi medi di vendita dell’acciaio e dei volumi consegnati. L’EBITDA di ArcelorMittal nel terzo trimestre è ammontato a 1,86 miliardi di dollari, contro i 2,66 miliardi dello stesso periodo nell’anno precedente.
Nel periodo gennaio-settembre l’utile netto è ammontato a 3,88 miliardi di dollari, in calo del 57%, mentre il fatturato ha raggiunto i 53,72 miliardi, anch’esso in calo del 14,6%. Entrambe le variazioni sono espresse su base annua. L’EBITDA di ArcelorMittal nei primi nove mesi dell’anno è ammontato a 6,29 miliardi di dollari, contro i 12,9 miliardi dello stesso periodo nell’anno precedente.
Nello stesso periodo la produzione di acciaio grezzo è diminuita del 3%, ammontando a 44,4 milioni di tonnellate, mentre quella del minerale di ferro è scesa del 7,5% a 32,0 milioni di tonnellate. Anche in questo caso,entrambe le variazioni sono espresse su base annua. Le spedizioni totali di acciaio nel lasso di tempo considerato sono ammontate a 42,3 milioni di tonnellate, in calo del 2,3% su base annua.
La produzione di acciaio grezzo nel segmento europeo è a sua volta diminuita dell’11,0% su base annua, ammontando a 22,19 milioni di tonnellate nei primi nove mesi.
Per ArcelorMittal l’outlook a medio e lungo termine rimane comunque positivo; la società ha inoltre affermato che i progetti di decarbonizzazione stanno procedendo, e che i prodotti XCarb stanno acquisendo slancio a livello commerciale.