Nel suo intervento durante la seconda parte della 18a conferenza annuale di SteelOrbis “New Horizons in Steel Markets” tenutasi il 28 novembre a Istanbul, Anna Voloshenko, responsabile della divisione di marketing intelligence di SteelOrbis per la Turchia, l’area MENA e l’Europa, ha illustrato le sfide e le opportunità che si trovano di fronte al mercato globale delle materie prime e al mercato turco degli HRC, condividendo le proprie aspettative.
Sottolineando che la produzione di acciaio grezzo non si è ripresa molto a ottobre a causa dello svolgimento dei lavori di manutenzione di molte acciaierie che ne hanno diminuito la disponibilità, Voloshenko ha fatto notare che i costi di produzione del materiale nel paese sono aumentati nel mese di novembre. Infatti, secondo la valutazione di SteelOrbis, i costi delle materie prime dell’acciaio da EAF sono stati registrati a 427 $/t, mentre quelli dell’acciaio da BOF sono arrivati a 475 $/t.
Per quanto riguarda i prezzi delle materie prime, nel 2023 il coking coal è stato supportato dalla domanda indiana ed è destinato a ritirarsi nel 2024, mentre l’offerta del materiale australiano mostrerà un miglioramento e metterà sotto pressione i prezzi. SteelOrbis si aspetta infatti che il prossimo anno i prezzi del coking coal australiano scenderanno di 50 $/t. Voloshenko ha affermato che quest’anno i prezzi del minerale di ferro sono aumentati oltre le aspettative, e che a dicembre resteranno forti, a un livello superiore ai 120-125 $/t CFR, a causa dei bassi livelli di magazzino. Tuttavia, le previsioni a lungo termine delle investment banks per il 2024 sono negative. Voloshenko ha inoltre affermato che la previsione di SteelOrbis vede i prezzi del rottame in forte calo nel breve termine, poiché il consumo di acciai finiti in Turchia ha recentemente mostrato miglioramenti. Le acciaierie, d’altro canto, non saranno in grado di accettare prezzi del rottame più elevati. Secondo i calcoli di SteelOrbis, i prezzi import del rottame HMS I/II 80:20 in Turchia a dicembre si attesteranno a 395 $/t CFR nella migliore delle ipotesi, mentre nella peggiore a 380 $/t CFR.
Negli ultimi mesi la produzione di acciai piani in Turchia è rimasta relativamente stabile, mentre il consumo di ottobre è diminuito rispetto a settembre. Voloshenko ha evidenziato che il mercato turco delle importazioni di piani è dominato dalla Cina, poiché è la fonte più conveniente per il paese.
Ha inoltre menzionato il fatto che, mentre l’Ucraina ha perso più del 50% della propria capacità di produzione siderurgica a causa dell’occupazione russa, quella della Russia è rimasta invariata. L’Ucraina riesce ancora ad esportare, anche se non regolarmente, mentre i produttori russi di HRC sottoposti a sanzioni e non hanno una migliore domanda sia sul mercato locale che dall’Asia centrale; preferiscono quindi evitare le esportazioni sui mercati lontani, ma potrebbero riprendere quando le condizioni di mercato saranno di nuovo favorevoli.