"La Procedura ha ricevuto un'offerta di acquisto cauzionata del ramo d'azienda per un corrispettivo di 5 milioni di euro, che tuttavia prevede la disponibilità al trasferimento di numero 57 rapporti di lavoro con i dipendenti". È quanto si legge sul sito di Stefana in merito allo stabilimento di via Bologna a Nave (Brescia), ultimo asset invenduto del gruppo bresciano. Si ricorda che lo scorso 1 marzo era andato deserto il sesto bando per l'acquisto del sito. Il prezzo base per l'acquisto del ramo d'azienda era stato fissato dal liquidatore giudiziale Pierfranco Aiardi a 10 milioni di euro.
A fronte dell'offerta da 5 milioni di euro, è ora "interesse della Procedura - si legge sempre sul sito di Stefana - ricevere eventuali offerte migliorative da parte di società di capitali, italiane ed estere, al fine di procedere alla vendita del ramo d'azienda". Tali offerte dovranno essere consegnate in busta chiusa presso lo studio del Notaio Mario Mistretta entro e non oltre le ore 12:00 dell'11 aprile 2017. L'offerta dovrà indicare un numero di rapporti di lavoro con i dipendenti superiore a 57 (141 è il numero di lavoratori coinvolti nella vicenda) e indicare un prezzo non inferiore a euro 5 milioni. Non saranno considerate valide offerte relative a sinoli beni costituenti il ramo d'azienda. "L'offerta - si legge ancora nel documento firmato da Pierfranco Aiardi - dovrà essere espressamente dichiarata irrevocabile fino alla data indicata per il perfezionamento dell'atto di trasferimento definitivo entro il 18 maggio 2017".
Tra i potenziali acquirenti del ramo d'azienda, nei mesi scorsi erano circolati rumor riguardo a Beltrame e Duferco ma, secondo quanto riportato lo scorso 21 marzo da Il Sole 24 Ore, la prima avrebbe definitivamente messo da parte il proprio interesse.