L'Antitrust sanziona otto produttori di tondo per oltre 140 milioni di euro

mercoledì, 02 agosto 2017 10:11:01 (GMT+3)   |   Brescia
       

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha comminato sanzioni per più di 140 milioni di euro ai principali produttori italiani di tondo per cemento armato e rete elettrosaldata. Secondo l'Antitrust, "in un contesto di fortissima crisi per il settore siderurgico", otto società si sarebbero adoperate per definire in modo concertato i prezzi di vendita dei due prodotti, per "il raggiungimento di livelli di ricavi e margini aziendali superiori a quelli ottenibili in normali condizioni concorrenziali, a danno della domanda rappresentata dal settore edile e, in ultima istanza, dei clienti di quest'ultimo".

"In particolare – si legge nel comunicato stampa diffuso dall'AGCM - l'Autorità ha accertato che le società Alfa Acciai S.p.A., Feralpi Siderurgica S.p.A., Ferriera Valsabbia S.p.A., Industrie Riunite Odolesi I.R.O. S.p.A., O.R.I. Martin - Acciaieria e Ferriera di Brescia S.p.A., Stefana S.p.A., Riva Acciaio S.p.A., Ferriere Nord S.p.A. e la sua capogruppo Fin.Fer. S.p.A. hanno posto in essere, nel periodo 2010-2016, un'intesa unica, continuata e complessa in grave violazione dell'art. 101 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea, avente a oggetto il coordinamento delle reciproche politiche commerciali sui mercati nazionali dei due prodotti interessati, dove esse complessivamente coprono più dell'80% dell’offerta".

"Per attuare l’intesa restrittiva della concorrenza – continua l'AGMC - le imprese hanno sfruttato sistematiche occasioni di incontro periodico, rappresentate tanto dalle riunioni dell'associazione Nuovo Campsider, dove ogni mese erano solite condividere informazioni commercialmente sensibili sui prezzi di acquisto del rottame ferroso (principale input produttivo sia del tondino per cemento armato che della rete elettrosaldata) e sui rispettivi piani produttivi, quanto dalle riunioni quindicinali della Commissione Prezzi prodotti siderurgici della Camera di Commercio di Brescia, dove le imprese partecipanti definivano in modo concertato i prezzi di vendita di entrambi i prodotti che divenivano poi di riferimento per tutto il mercato".

Nel dettaglio, le sanzioni pecuniarie:

 Parti

 Sanzione

 Alfa Acciai S.p.A.

 € 30.410.149,00 

 Ferriera Valsabbia S.p.A.

 € 10.844.341,00 

 Feralpi Siderurgica S.p.A.

 € 29.429.460,00 

 Ferriere Nord S.p.A. - Fin. Fer. S.p.A.

 € 43.539.144,00 

 Riva Acciaio S.p.A.

 € 15.029.600,00 

 Stefana S.p.A.

 € 119.948,00

 Industrie Riunite Odolesi I.R.O. S.p.A.

 € 6.356.778,00

 ORI Martin Acciaieria e Ferriera di Brescia S.p.A.

 € 7.099.481,00


"L’attività collusiva contestata – si legge nel testo del provvedimento dell’AGMC - si è svolta nel periodo 2010-inizio 2016 ed è consistita nel coordinamento delle politiche commerciali delle Parti nei mercati nazionali del tondo per cemento armato e della rete elettrosaldata in cui sono attive, realizzato attraverso periodici scambi di informazioni sul principale input produttivo (i.e. rottame ferroso) e sui livelli produttivi, e nella fissazione del prezzo di vendita all’ingrosso di entrambi i prodotti". Un peso importante sulla decisione dell'AGMC è stato giocato dal cosiddetto extra dimensionale di cui è composto il prezzo dei suddetti prodotti: "Il prezzo di vendita all'ingrosso per tonnellata di entrambi i prodotti oggetto di istruttoria - spiega l'Autorità Antitrust - è formato da due componenti: il cd. prezzo base e il cd. prezzo extra di dimensione. Nelle intenzioni originarie, questa articolazione del prezzo finale di vendita intendeva riflettere i diversi costi necessari, da un lato, per la produzione del semilavorato (la billetta nel caso del tondo per cemento armato e la vergella nel caso della rete elettrosaldata) e, dall'altro, per la sua successiva lavorazione (i.e. laminazione) al fine ridurlo alle dimensioni di lunghezza e diametro desiderate.
Il cd. prezzo extra di dimensione, doveva, precisamente, riflettere i costi di questa seconda fase di lavorazione e, quindi, presentare importi diversi a seconda della misura specifica del prodotto finito. Con riguardo al TCA la distinzione tra i diversi cd. prezzi extra è stata, quindi, legata al diametro e alla lunghezza della barra ovvero al solo diametro nel caso di TCA in rotolo, mentre per la rete els. il prezzo extra di dimensione è stato differenziato in base alla grandezza del relativo pannello: da tempo, tuttavia, è venuta meno qualsiasi correlazione tra il quantum di ciascuna delle due componenti del prezzo finale del TCA e della rete els. e la relativa struttura del costo di produzione.
Sempre con riguardo alla componente del cd. prezzo extra, è incontroverso che ogni produttore di TCA e di rete els. ha un proprio listino, che questo, nel periodo oggetto di istruttoria (2010-inizio 2016), è sempre stato uguale per tutte le Parti e che, quando è variato, la sua variazione, sempre in aumento, è stata identica e contestuale per tutte le società Il peso della cd. componente extra sul prezzo finale è aumentato in misura significativa nel corso del tempo fino a rappresentare, nel periodo di rilevanza istruttoria, circa il 66% del prezzo finale di vendita all'ingrosso di ciascuno dei due prodotti. Infatti, la crisi del settore, iniziata nel 2008, ha determinato una diminuzione del prezzo finale di vendita all'ingrosso dei prodotti in esame che, però, si è riflessa in una riduzione della sola componente cd. base, in quanto la componente cd. extra non solo non è mai diminuita ma, anzi, è costantemente aumentata nel periodo oggetto di istruttoria".

Feralpi e Ori Martin già nelle scorse ore hanno respinto le accuse e annunciato l'intenzione di fare ricorso presso il Tar contro le maxi sanzioni.

Le fasi del procedimento in sintesi

Il procedimento è stato avviato il 21 ottobre 2015, a seguito di una segnalazione, pervenuta il 15 novembre 2011, da parte del liquidatore di una società di rivendita di prodotti in acciaio per l'edilizia, che denunciava l'esistenza di un cartello tra le imprese nazionali produttrici di tondo per cemento armato finalizzato alla fissazione congiunta del relativo prezzo di vendita all'ingrosso con riguardo sia alla componente cosiddetta base che a quella cosiddetta extra di dimensione.
Il 21 ottobre 2015, l’Autorità ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti delle sei società concorrenti Alfa Acciai, Feralpi, Valsabbia, IRO, ORI e Stefana. L’Autorità ha, altresì, disposto accertamenti ispettivi - svolti il 28 e 29 ottobre 2015 - presso le sedi delle indicate società nonché della CCIAA/Bs, dell’Associazione di categoria Federacciai e dell’Associazione Industriale Bresciana - AIB.
Il 21 giugno 2016 e sulla base degli ulteriori elementi emersi nel corso dell’istruttoria, l’Autorità ha deciso l’estensione oggettiva del procedimento allo scambio, tra le Parti e nell’ambito delle riunioni di Nuovo Campsider, di informazioni di dettaglio sui prezzi, quantità di acquisto di rottame ferroso (il principale input produttivo del TCA e della rete els.) e livelli produttivi. Nella stessa riunione l'Autorità ha deciso lo svolgimento di ispezioni presso le sedi di Federacciai, dell’AIB e delle società Ferriere Nord e di Riva. A seguito delle ulteriori evidenze istruttorie emerse dai nuovi accertamenti ispettivi, l’istruttoria è stata, con provvedimento del 14 settembre 2016, estesa soggettivamente, nei confronti delle società Ferriere Nord e Riva e, contestualmente, il termine di conclusione del procedimento è stato prorogato. Con successivo provvedimento del 30 novembre 2016, il procedimento è stato esteso soggettivamente nei confronti anche della società Fin.Fer.
Con provvedimento del 30 marzo 2017, l'Autorità ha ulteriormente prorogato il termine di conclusione del procedimento al 31 luglio 2017.


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