Il gruppo siderurgico ucraino Metinvest ha annunciato i risultati finanziari relativi alla prima metà dell'anno in corso secondo i principi contabili internazionali (IFRS). L'utile netto della società è calato del 20% su base annua, ammontando a 72 milioni di dollari. Il calo è attribuito principalmente a un innalzamento delle spese operative dovuto a un incremento dei prezzi delle materie prime e dell'energia.
Nei primi sei mesi dell'anno Metinvest ha registrato un fatturato consolidato pari a 3,91 miliardi di dollari, dato in incremento del 36% su base annua. L'aumento è dovuto alla ripresa dei prezzi internazionali dell'acciaio, del minerale di ferro e del carbone dopo i picchi negativi toccati nel primo trimestre del 2016. Inoltre, un rafforzamento della domanda ha portato a maggiori vendite di bramme e prodotti piani, che in parte hanno compensato il calo delle vendite di billette quadre e prodotti lunghi a seguito della perdita del controllo di Yenakiieve Steel nel marzo di quest'anno. Il margine operativo lordo adjusted è ammontato, sempre nella prima metà del 2017, a 839 milioni di dollari, facendo registrare un aumento del 45% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Nel frattempo, i ricavi di Metinvest in Ucraina sono ammontati a 931 milioni di dollari, evidenziando una crescita del 33% annuo, dovuta principalmente ai maggiori prezzi di vendita e all'incremento delle vendite di prodotti piani, a sua volta determinata dal prosieguo della ripresa economica. Le vendite sul mercato internazionale hanno rappresentato il 76% del fatturato consolidato. La quota delle vendite di Metinvest in Europa ha raggiunto il 38%, crescendo di 2 punti percentuali su base annua. Le vendite in Europa sono aumentate del 42% grazie soprattutto a bramme e minerale di ferro. Nel frattempo, le vendite nel Sudest Asiatico sono diminuite di 2 punti percentuali attestandosi al 7%.