ArcelorMittal, il maggior produttore di acciaio del mondo, ha annunciato i propri risultati finanziari relativi alla prima metà dell’anno. L’azienda ha corretto verso il basso il prezzo del minerale di ferro (da 120 $/t a 105 $/t), con una media di 100 $/t per il secondo semestre. A causa di questa modifica, ArcelorMittal prevede un EBITDA pari a 7 miliardi di dollari per il 2014, in calo rispetto all’ultima previsione di 8 miliardi di dollari.
Nel primo semestre, ArcelorMittal ha registrato una perdita netta di 153 milioni di dollari, un risultato negativo ma comunque in miglioramento rispetto a quanto riportato nel primo semestre del 2013 (con una perdita di 1,12 miliardi di dollari). Nei primi sei mesi dell’anno, le vendite dell’azienda sono cresciute dell’1,36% su base annua, attestandosi a 40,5 miliardi di dollari, mentre le spedizioni totali di acciaio sono ammontate a 42,4 milioni di tonnellate, in aumento del 2,4% su base annua.
L’EBITDA è cresciuto del 7,7% rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente, raggiungendo quota 3,5 miliardi di dollari.
La produzione di acciaio grezzo di ArcelorMittal è ammontata a 46,1 milioni di tonnellate nel primo semestre, registrando dunque una crescita del 2,67% su base annua, mentre quella di minerale ferroso è cresciuta dell’11,7% rispetto ai primi sei mesi del 2013, attestandosi a quota 31,4 milioni di tonnellate.
La divisione Flat Carbon Europe di ArcelorMittal ha registrato un utile operativo di 245 milioni di euro nel secondo trimestre dell’anno in corso, un risultato in miglioramento rispetto alla perdita di 58 milioni di euro fatta registrare nello stesso periodo del 2013. Le spedizioni del segmento in questione sono ammontate a 10,2 milioni di tonnellate (+1,8% su base trimestrale), mentre la produzione di acciaio grezzo è rimasta invariata rispetto al primo trimestre a 10,9 milioni di tonnellate.