Nel periodo gennaio-maggio di quest'anno le esportazioni di acciaio dalla Turchia sono calate del 6,7% su base annua, a 8,07 milioni di tonnellate. Il valore delle stesse è ammontato a 6,75 miliardi di dollari, indicando una riduzione del 3,9% su base annua.
Secondo fonti ufficiali, nello stesso periodo le esportazioni di tubi dalla Turchia si sono attestate a 791.000 tonnellate (+10%), quelle di acciai lunghi a 4,99 milioni di tonnellate (+2,6%), quelle di piani a 1,04 milioni di tonnellate (-15,4%), quelle di billette a 366.000 tonnellate (-65,6%). Le diminuzioni sarebbero imputate al disequilibrio tra domanda e offerta e alla forte competizione sul mercato globale. Sempre nei primi cinque mesi dell'anno, le esportazioni di brame sono ammontate a 25.000 tonnellate, mentre erano state pari a zero nello stesso periodo del 2013.
Nel solo mese di maggio l'export di acciaio dalla Turchia è cresciuto dell'1,3% su base annua, raggiungendo quota 1,73 milioni di tonnellate. Il valore di tali esportazioni è ammontato a 1,47 miliardi di dollari, evidenziando un incremento del 2,9% rispetto ad un anno prima. Nello stesso mese le esportazioni di billette sono calate del 52,6%, a 75.000 tonnellate, quelle di lunghi dello 0,8%, a 1,03 milioni di tonnellate; infine, solo 28 tonnellate di bramme sono state esportate dalla Turchia a maggio. Nello stesso mese le esportazioni di acciai piani sono cresciute del 9,5% annuo, a 240.000 tonnellate, mentre le esportazioni di tubi sono aumentate del 49,5%, raggiungendo 196.000 tonnellate.
Per finire, nei primi cinque mesi di quest'anno le esportazioni siderurgiche della Turchia hanno superato le importazioni del 36%, ovvero di tre punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo del 2013. A maggio l'export ha superato l'import del 40%, mentre nello stesso mese del 2013 l'export aveva sorpassato l'import nella misura del 31%.