A maggio il valore delle esportazioni è in crescita dell'1,5% rispetto al mese precedente, mentre per le importazioni si rileva una lieve flessione (-0,3%). Lo rileva l'Istat, spiegando che la crescita congiunturale dell'export è trainata dall'incremento delle vendite verso i mercati UE (+2,5%), mentre quello verso i mercati extra UE (+0,4%) è contenuto. Al netto della forte crescita dei prodotti energetici (+28,4%), l'aumento complessivo delle esportazioni si ridimensiona a +0,6%, con i soli beni di consumo in espansione (+2,2%).
A maggio la crescita tendenziale delle esportazioni (+2%) è principalmente determinata dalle vendite verso l'area UE (+3,5%). I valori medi unitari (+3,4%) sono in aumento, mentre i volumi (-1,3%) sono in diminuzione.
La lieve flessione dell'import, rispetto al mese precedente, sottolinea l'istituto di statistica, è la sintesi di una crescita degli acquisti dai paesi UE (+0,8%) e di una diminuzione di quelli dai paesi extra Ue (-1,9%). La riduzione degli acquisti di prodotti energetici (-5,3%) è particolarmente rilevante. Al netto dei prodotti energetici le importazioni aumentano lievemente (+0,5%).
Sempre a maggio, l'avanzo commerciale è di 4,2 miliardi (+3,6 miliardi a maggio 2014). Al netto dell'energia, la bilancia risulta positiva per 6,8 miliardi. Nei primi cinque mesi l'attivo raggiunge i 15,7 miliardi.