Danieli, utile in crescita a 58,4 milioni di euro

mercoledì, 26 settembre 2018 11:44:54 (GMT+3)   |   Brescia
       

Il CdA del gruppo Danieli, presieduto da Gianpietro Benedetti, ha approvato recentemente il bilancio 2017/18 (chiuso il 30 giugno), che indica un miglioramento del fatturato del 9%, a 2,7 miliardi di euro, e un aumento dell'utile netto del 16%, a un valore di 58,4 milioni di euro. Il portafoglio ordini a fine giugno ammontava a 2,95 miliardi di euro, rispetto ai 2,53 di inizio esercizio.
I volumi di produzione, ha sottolineato l'azienda, "risultano superiori rispetto al 2016/17 grazie al riavvio di ABS Sisak e nonostante la ristrutturazione (ora completata) del tubificio ESW, che nel prossimo esercizio potrà operare con maggiore efficienza e profittabilità".
"Il margine operativo lordo consolidato - ha aggiunto Danieli - si è mantenuto secondo previsioni, seppure ancora penalizzato da oneri 'non ricorrenti' sofferti in società recentemente entrate nel gruppo e non ancora ben integrate: per il settore acciaio, il tubificio ESW in Germania e, per il settore impianti, l'italiana FATA. Tali oneri sono comunque correlati al primo semestre dell'esercizio, mentre nel secondo semestre la gestione è risultata più efficiente senza più penalizzazioni".

Le due attività principali, Plant Making e Steel Making, hanno avuto trend diversi se confrontati con lo scorso esercizio.
La realizzazione di impianti siderurgici risente ancora della grave crisi che i produttori di acciaio hanno vissuto negli ultimi anni, che aveva ridotto notevolmente non solo gli investimenti, ma anche i prezzi di acquisto dei nuovi impianti. Il trend ha visto un'inversione da fine 2017, grazie anche alle misure antidumping. È aumentata quindi la domanda di nuovi impianti, tuttavia i prezzi di vendita rimangono ancora bassi per la forte concorrenza tedesca e giapponese.
Ottimo invece il settore della produzione di acciaio, rappresentato dalla controllata ABS, con un mercato stabile e quindi buone prospettive. Sullo stabilimento di Cargnacco sono in corso nuovi e importanti investimenti nell'ambito dell'industry 4.0.

Il CdA ha anche convocato per il 26 ottobre l'assemblea degli azionisti, durante la quale proporrà un dividendo ancora basso e invariato rispetto allo scorso esercizio per mantenere elevati gli investimenti in ricerca ed innovazione.
Il CdA ha evidenziato che, negli ultimi 10 anni, ben l'87% degli utili è stato reinvestito in azienda, non solo per mantenerla finanziariamente solida, ma per investire in nuovi impianti e nell'innovazione.


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