Ricavi pari a 3,063 miliardi di euro, in aumento del 13% rispetto all'esercizio precedente, EBITDA a 239,2 milioni di euro (+5%), utile netto a 67 milioni (+15%). Questi i risultati con cui il Gruppo Danieli, con sede a Buttrio (UD), ha chiuso lo scorso 30 giugno l'esercizio 2018/19. Anche il portafoglio ordini è cresciuto, ammontando a 3,1 miliardi di euro rispetto ai 2,95 miliardi di inizio esercizio.
L'esercizio, afferma la società in una nota, «si è concluso secondo le previsioni». Il fatturato è cresciuto sia nel settore impianti (Plant Making) sia in quello acciaio (Steel Making), con quest'ultimo che «mostra anche volumi di produzione superiori rispetto al 2017/18 grazie al riavvio dell'acciaieria di ABS Sisak e nonostante le perdite del tubificio ESW per il quale stiamo valutando adeguate azioni correttive sulla gestione».
«In sintesi - continua Danieli - l'esercizio si è chiuso con soddisfazione per aver centrato l'analisi del contesto attuando una vision operativa che ha dato buoni risultati».
Per quanto riguarda le due divisioni del gruppo, «il settore Plant Making - si legge ancora nella nota - ha risentito meno nell'esercizio della grave crisi che i produttori di acciaio hanno vissuto negli anni 2016, 2017 e 2018, che aveva ridotto notevolmente non solo gli investimenti, ma anche i prezzi di acquisto dei nuovi impianti, a causa delle misure antidumping (con dazi e limiti alle quantità importate) adottate in modo trasversale prima in USA e poi progressivamente nel resto del mondo. In questo modo si è limitato l'export dalla Cina ed ottenuto un aumento della domanda e dei relativi margini in tutti gli altri paesi, mentre i prezzi di vendita rimangono ancora poco remunerativi per la forte concorrenza tedesca e giapponese: stiamo operando però per migliorare i margini di vendita».
Riguardo al settore Steel Making, Danieli prevede per i prossimi mesi «un calo della domanda, in particolare nel settore automotive e oil and gas». Pertanto «si continuerà a perseguire competitività e prodotti ad alto valore aggiunto massimizzando la sicurezza e minimizzando gli impatti ambientali della produzione».
Parlando di investimenti, il gruppo friuliano ha dichiarato che «si proseguirà in Acciaierie Bertoli Safau (ABS) con il programma 4.0 e la robotizzazione applicata in modo spinto anche al nuovo impianto di laminazione QWR in corso di realizzazione a Pozzuolo». Questo impegnerà risorse finanziarie per quasi 200 milioni di euro.
Gruppo Danieli – Bilancio consolidato 2018/19 |
|||
(milioni di euro) |
30/06/2019 |
30/06/2018 |
Var. |
Ricavi operativi |
3.063,6 |
2.705,6 |
+13% |
Margine operativo lordo (EBITDA) |
239,2 |
228,8 |
+5% |
Risultato operativo |
101,5 |
103,9 |
-2% |
Utile netto dell'esercizio |
66,8 |
58,0 |
+15% |
Utile netto dell'esercizio attribuibile al gruppo |
67,0 |
58,4 |
+15% |
Posizione finanziaria netta positiva |
928,3 |
836,7 |
+11% |
Patrimonio netto totale |
1.3899,2 |
1.853,0 |
+2% |
Numero dipendenti a fine anno |
9.521 |
9.358 |
+2% |
Portafoglio ordini del gruppo |
3.099 |
2.954 |
|
(di cui Steel Making) |
237 |
393 |
|
Stefano Gennari