MMK Turchia prevede di non produrre fogli laminati a caldo nel 2014

venerdì, 14 marzo 2014 13:31:20 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Alla seconda riunione dal titolo "SteelOrbis Market Talks", tenutasi questa settimana nella città turca di Bursa, hanno partecipato circa 200 persone appartenenti a diversi livelli della filiera siderurgica, compresi rappresentanti delle industrie automobilistiche e ausiliarie, del settore dei macchinari e infine produttori siderurgici. I principali argomenti oggetto di discussione sono stati i piani per accrescere le esportazioni di acciaio dalla Turchia e le oscillazioni dei prezzi delle materie prime e degli acciai finiti.

"I produttori devono ascoltare i propri clienti"

Aysen Ustunay, direttore marketing del produttore MMK Metalurji, controllata del russo MMK, ha dichiarato che le richieste dei consumatori cambiano di giorno in giorno, e che per questo motivo i produttori siderurgici devono essere flessibili, pena il deteriorarsi della propria posizione all'interno del mercato. "Anni fa i consumatori semplicemente acquistavano quello che i produttori producevano, ma ora le cose sono cambiate", ha dichiarato Ustunay, aggiungendo che i produttori devono ascoltare i clienti e concentrarsi sulle loro esigenze. Proprio in questa ottica, MMK Metalurji prevede di produrre differenti tipologie di acciaio in futuro.

MMK prevede di non produrre fogli laminati a caldo quest'anno

Nell'informare i partecipanti in merito alla situazione attuale e riguardo ai piani futuri di MMK Metalurji, Ustanay ha dichiarato: "La nostra capacità annua di produzione siderurgica è pari a 2,5 milioni di tonnellate di fogli laminati a caldo, 800.000 tonnellate di zincati e 400.000 tonnellate di preverniciati (PPGI). Lo scorso anno l'azienda ha registrato volumi di produzione soddisfacenti per zincati e PPGI (700.000 tonnellate), mentre la lavorazione di prodotti siderurgici presso i suoi centri servizi ha riguardato 150.000 tonnellate di materiale. Ciononostante, a causa della situazione economica internazionale, abbiamo dovuto interrompere la produzione di fogli laminati a caldo lo scorso anno e, a meno che nonci siano miglioramenti inaspettati, non prevediamo di riprendere la produzione quest'anno. Il divario di prezzo tra i fogli laminati a caldo prodotti in Turchia e il rottame di prima qualità importato dagli Stati Uniti era pari a circa 300 dollari la tonnellata nel 2007. Oggi il divario è inferiore ai 200 dollari la tonnellata. Il prezzo degli acciai finiti in Turchia è diminuito di 330 dollari la tonnellata rispetto al livello più alto registrato nel 2011, mentre non ci sono stati cali nel prezzo del rottame. Possiamo dire che questa situazione si è verificata a causa della contrazione delle economie internazionali. Il margine tra la materia prima e il prodotto finito è minimo e ciò si ripercuote sui produttori. Gli investimenti hanno iniziato a diminuire e gli acquirenti hanno avuto la tendenza ad importare, anziché acquistare internamente, per soddisfare le loro necessità di fogli laminati a caldo. Anche se al momento non conviene investire nel nostro impianto di laminazione a caldo di Iskenderun, riteniamo che esso potrebbe conferire un vantaggio alla nostra azienda nel lungo periodo, grazie alla sua vicinanza ai paesi in via di sviluppo africani e del Medio Oriente. D'altro canto, deteniamo una quota del 60% nel mercato turco dei PPGI, e non riscontriamo problemi nei mercati di esportazione né per PPGI né nel caso dei fogli zincati".

L'apprezzamento del dollaro ha influenzato negativamente il mercato dei piani

Nazlı Keseli, specialista di acciai piani di SteelOrbis, ha condiviso informazioni riguardo all'impatto dei prezzi delle materie prime sul mercato degli acciai laminati a caldo. "Le principali fonti di importazione del rottame in Turchia rappresentate dagli Stati Uniti e dall'Europa. Grazie ai loro ultimi acquisti, i produttori turchi di acciai laminati a caldo hanno quasi completamente soddisfatto le loro esigenze. Sappiamo che i fornitori statunitensi vorrebbero rincarare i prezzi del rottame, ma dal momento che non vi è stato alcun aumento dei prezzi nei prodotti finiti, le loro richieste potrebbero non essere accolte. Oggi la differenza di prezzo tra il rottame e il prodotto finito è pari a 200-210 dollari la tonnellata; è dunque evidente che i produttori di acciai piani stanno producendo con bassi margini di profitto. Gli attuali prezzi franco produttore dei fogli laminati a caldo in Turchia si attestano a quota 560-580 dollari la tonnellata. Inoltre, anche l'apprezzamento del dollaro ha avuto un impatto negativo su produttori e consumatori di acciaio. I prezzi sono aumentati improvvisamente e i compratori nazionali hanno insistito perché i prezzi venissero aggiustati in base alla valuta turca. Tuttavia, commercianti e centri servizi non sono sembrati propensi a vendere i loro prodotti ed è per questo che febbraio è stato un mese difficile. Nel frattempo, in Medio Oriente c'è concorrenza tra Cina e paesi dell'area CIS, mentre l'Africa costituisce un nuovo mercato. Sulla base di queste considerazioni, è chiaro che stiamo vivendo un periodo di transizione e che questo processo è difficile. Prevediamo una ripresa del settore siderurgico solo a partire dal 2017.

I prossimi appuntamenti di "SteelOrbis Market Talks" si svolgeranno ad Ankara e a Iskenderun nel corso di quest'anno.


Articolo precedente

Orbis Steel Index: rottame ancora in calo

28 mar | Notizie

Assofermet: ad aprile prezzi delle materie prime in aumento

07 apr | Rottame e materie prime

Assofermet: nota di mercato sulle materie prime

06 feb | Rottame e materie prime

Assemblea di Federacciai: nota di mercato e relazione annuale

30 mag | Notizie

Federacciai: i dati sulla produzione siderurgica e le considerazioni del Presidente Gozzi

30 gen | Notizie

Cina: in novembre esportati 2,85 milioni di ton di prodotti finiti in acciaio

14 dic | Notizie

USA: in calo le richieste di permessi per l'import di acciaio

03 dic | Notizie

Indonesia: l'import di prodotti made-in-China mette in ginocchio la siderurgia locale

02 dic | Notizie

Italia: in gen-ott -30% per le esportazioni extracomunitarie di prodotti lunghi

02 dic | Notizie

Italia: -40,9% per l'export di lunghi nei primi nove mesi del 2009

02 dic | Notizie