Nell'ultima sessione dello "SteelOrbis 2020 Spring Conference & 82nd IREPAS Meeting", tenutosi a Belgrado dall'1 al 3 marzo, i presidenti dei comitati IREPAS per materie prime, produttori e commercianti hanno condiviso le loro opinioni in merito al tema caldo del momento, quello della diffusione del coronavirus.
Per quanto riguarda l'impatto dell'epidemia sul mercato del minerale di ferro, la commissione si aspetta che la domanda tornerà stabile dopo il forte rallentamento iniziale.
I presidenti hanno affermato che non è facile capire perché i prezzi del minerale di ferro oscillano anche in tempi normali. Attualmente sembra che le acciaierie cinesi abbiano grandi quantità di scorte non spedite e che gli esportatori cinesi prevedano un calo dei prezzi. Sono emerse anche le prime offerte di billette provenienti dalla Cina verso l'area del Mediterraneo. Di conseguenza, tutti i presidenti di commissione prevedono il ritorno della Cina sui mercati di esportazione.
Tenuto conto dei tagli alla produzione nel mercato cinese a causa del coronavirus, alcuni prodotti potrebbero "perdere" il periodo di alta stagione delle vendite. Tuttavia, ciò non dovrebbe influire sulla capacità della Cina di esportare in quanto è probabile che il paese si rivolga ai mercati esteri a fronte delle attuali condizioni del mercato interno. Secondo qualcuno, la Cina potrebbe incrementare i volumi di esportazione poiché ha già iniziato a esportare significativi volumi di tondo per cemento armato verso destinazioni vicine quali Hong Kong e Singapore.
Secondo i presidenti delle commissioni IREPAS «nella migliore delle ipotesi a causa del coronavirus il mercato mondiale potrebbe perdere due mesi di affari, mentre la Cina dovrebbe risentire di un calo di fiducia di grandi proporzioni». La peggiore delle ipotesi è che l'industria siderurgica venga «colpita negativamente come successo nel 2009, esattamente come è accaduto sul mercato azionario proprio la scorsa settimana».