Secondo i dati della Banca Popolare Cinese (PBOC), nel periodo gennaio-febbraio di quest’anno, il finanziamento sociale della Cina è ammontato a 8.060 milioni di renmimbi (1.100 miliardi di dollari), in calo di 1.100 miliardi di renmimbi (150 miliardi di dollari) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il calo è dovuto principalmente alla forte diminuzione dei finanziamenti a febbraio.
Nei primi due mesi di quest’anno, i nuovi prestiti in valuta cinese sono stati pari a 6.370 miliardi di renmimbi (900 miliardi di dollari), il che segnala uno sviluppo stabile. Secondo i calcoli di Reuters, tuttavia, a febbraio sono scesi al di sotto delle aspettative, ammontando a soli 1.450 miliardi di renmimbi (201,5 miliardi di dollari). Almeno finora, nemmeno i tagli al coefficiente di riserva obbligatoria (RRR) sono riusciti a fornire sostegno.
Il 5 marzo il premier cinese Li Qiang ha presentato una relazione sull’operato del governo, e ha affermato che nel 2024 la Cina emetterà buoni del tesoro speciali a lunghissimo termine per un valore di 1.000 miliardi di RMB (140 miliardi di dollari), rafforzando i dati finanziari del paese.
Gli economisti hanno indicato che la Cina ha più spazio per ridurre il coefficiente di riserva e i tassi di interesse, il che avrebbe un impatto positivo sull’indice di credito.