Il Ministero cinese delle finanze (MOF) ha annunciato che a ottobre di quest’anno il paese ha emesso titoli di stato locali per un totale di 1.396 miliardi di renmimbi (200 miliardi di dollari).
Nel periodo gennaio-ottobre, la Cina ha emesso obbligazioni speciali per un totale di 3.519 miliardi di renmimbi (500 miliardi di dollari), che sono stati utilizzati perlopiù in attività di costruzione.
La Commissione di regolamentazione bancaria cinese ha inoltre dichiarato che sono stati concessi nuovi prestiti per la costruzione di infrastrutture nel mese di gennaio, per un ammontare di 1.500 miliardi di renmimbi (200 miliardi di dollari).
Intanto la Cina emetterà in anticipo una parte dei nuovi titoli di stato locali previsti per il 2024, coprendo le necessità di finanziamento. Gli operatori prevedono la cifra ammonterà a 2.700 miliardi di renmimbi (380 miliardi di dollari), continuando a favorire le regioni orientali che si trovano in una situazione finanziaria migliore.
I futures sull’acciaio e sulle materie prime hanno oscillato in un range limitato e hanno chiuso la giornata a un livello più alto, mentre i futures sul tondo e sugli HRC allo Shanghai Futures Exchange sono aumentati rispettivamente dello 0,56% e dello 0,95% da venerdì. Gli interventi delle autorità cinesi sui prezzi del minerale di ferro hanno inoltre portato a una diminuzione dei prezzi spot, il che ha fornito un certo supporto alle acciaierie lato costi. Il fine ore con il 62% di contenuto di ferro si è attestato a 132,7 $/t CFR, in calo di 2,05 $/t da venerdì.