ArcelorMittal, multinazionale dell'acciaio con sede a Lussemburgo prima al mondo per produzione e fatturato, ha comunicato i risultati finanziari dell'esercizio gennaio-marzo 2011. L'azienda è tornata all'utile dopo la caduta del quarto trimestre del 2010, aumentando le vendite di minerale ferroso e di acciaio e giovandosi della ripresa dei prezzi.
Nel periodo in esame, l'utile ha superato il miliardo di dollari (1,07), ovviando alla perdita di 780 milioni del trimestre precedente e migliorando anche quanto fatto a gennaio-marzo 2010 (640 milioni $). Il fatturato è ammontato a 22,18 mld $, crescendo per il secondo trimestre consecutivo ed in aumento del 17,43% su base annua. L'EBITDA di 2,58 mld $ conferma ancora una volta il miglioramento del risultato di esercizio.
Consegne di acciaio e minerale in crescita
Per quel che riguarda il settore acciaio, il gruppo ArcelorMittal ha consegnato 22 mln ton di prodotti, con un incremento trimestrale del 4,26% ed annuo del 4,76%. La produzione è parallelamente cresciuta del 4% annuo (ma a +9% rispetto a ottobre-dicembre 2010) a 23,5 milioni di tonnellate.
Il gruppo si conferma in grande crescita nel campo minerario. Le consegne sono state 5,9 mln ton (+9,25% annuo, -11,9% trim.). L'output di iron ore è aumentato di 1,2 mln ton rispetto ai primi tre mesi del 2010 a 11,8 mln ton, pur soffrendo una contrazione del 6,34% rispetto agli ultimi tre.
Lakshmi N. Mittal, presidente e CEO, ha così commentato i risultati della sua società: "Come avevamo anticipato, abbiamo assistito ad un inizio di anno positivo, con prezzi di vendita e consegne in aumento. La situazione dovrebbe migliorare ulteriormente nei prossimi mesi vista la continuazione della ripresa della domanda. Rimaniamo fiduciosi che il 2011 possa essere un altro anno di crescita".
Per il II trimestre, ArcelorMittal si aspetta di continuare la crescita delle spedizioni di acciaio, in linea con lo sfruttamento delle capacità produttve (che dal 75% dovrà avvicinarsi all'80%). La società prevede anche che i prezzi di vendita nel mercato dell'acciaio continueranno a crescere, controbilanciando quantomeno i costi di produzione.