I costi di produzione dei produttori turchi di tubi saldati, abituati ad utilizzare materiale di importazione nel loro processo produttivo, sono aumentati in modo significativo a fronte sia dell'indebolimento della lira turca rispetto al dollaro sia del recente incremento delle tariffe energetiche. Nel frattempo, il governo turco ha stabilito attraverso un decreto che l'80% dei proventi delle esportazioni debbano essere depositati presso una banca in Turchia. Secondo gli operatori turchi, questa questa regolamentazione porterà ad un ulteriore incremento dei costi di produzione per i produttori.
Inoltre, dopo che il governo statunitense ha raddoppiato il dazio sulle importazioni di acciaio turco (portandolo dal 25% al 50%), i produttori turchi di tubi saldati hanno iniziato a cercare destinazioni alternative e si prevede che per cominciare prenderanno di mira il mercato a loro più vicino, ossia quello dell'UE. Ciononostante, poiché l'UE ha iniziato ad imporre contingenti tariffari sulle importazioni, il mercato europeo non sembra rappresentare un'alternativa sostenibile nel lungo termine.
Dal momento che le esportazioni turche non sono cresciute quanto ci si attendeva, le offerte dei produttori turchi per tubi ERW e tubolari strutturali spessi 2-4 mm realizzati da coils laminati a caldo di qualità S235 a norma EN 10219 sono rimaste invariate rispetto ad una settimana fa, cioè nel range dei 640-670 $/t FOB.