La domanda di tubi saldati è apparsa debole in Turchia nell'ultima settimana, impedendo ai produttori locali di alzare i prezzi sulla scia dell'aumento delle quotazioni dei coils a caldo (HRC). Le scorte di tubi sono elevate al momento. Diverse fonti hanno spiegato che un calo della richiesta è "normale" in questo periodo a causa di fattori stagionali. «In Turchia è arrivato il freddo e normalmente a questa circostanza corrisponde un abbassamento della domanda – ha affermato un produttore –. Inoltre, il mercato è molto poco chiaro e la maggior parte degli operatori sta cercando di capire quale sarà il trend dei prezzi. Il nostro principale obiettivo è quello di mantenerli stabili e continuare a ricevere più richieste possibili». La stessa fonte ha aggiunto che «le elevate scorte a pronti rappresentano un altro problema per il mercato e qualsiasi ulteriore incremento potrebbe determinare un calo dei prezzi». Ecco perché «sia i compratori sia i venditori sono molti cauti negli scambi». I prezzi dei tubi saldati nel mercato turco sono rimasti pari a 800-850 $/t franco produttore per la produzione di febbraio e marzo.
La domanda è rimasta debole anche all'export. Le quote della salvaguardia UE per il periodo che terminerà il 31 marzo sono state quasi del tutto utilizzate, tuttavi a breve i compratori dovrebbero dare il via agli acquisti per il secondo trimestre. La principale causa della bassa domanda risiede nell'attuazione delle misure di lockdown nella maggior parte dei paesi dell'UE. Le offerte dalla Turchia sono rimaste invariate nell'ultima settimana, ossia pari a 790-840 $/t FOB.
I prezzi menzionati si riferiscono a tubi ERW e tubolari strutturali con spessore della parete pari a 2-4 mm, realizzati da coils laminati a caldo S235 a norma EN 10219.