Secondo quanto appreso da SteelOrbis, la domanda di tubi saldati è cresciuta leggermente in Europa nell'ultima settimana, dal momento che qualche compratore ha iniziato ad effettuare ordini con consegna a gennaio. Secondo le previsioni, nel breve termine i prezzi dei tubi saldati rimarranno stabili a livello europeo, senza subire diminuzioni nemmeno nel caso in cui le quotazioni dei coils laminati a caldo continuassero a tendere al ribasso. Questa previsione è dovuta al fatto che l'offerta di tubi saldati dovrebbe risultare limitata dal momento che la quota fissata dalla salvaguardia UE per le importazioni è stata utilizzata quasi interamente. Poiché i prezzi dovrebbero rimanere stabili fino alla fine dell'anno, i produttori europei non hanno fretta di chiudere vendite dinnanzi alle richieste di sconto dei compratori.
Attualmente un produttore bulgaro di tubi saldati offre tubi ERW a norma EN 10219 a 580-585 €/m franco produttore.
Nel dettaglio, o stesso produttore offre tubi saldati verso la Germania a 615-620 €/m CPT, verso l'Ungheria a 595-600 €/m CPT, verso l'Australia a 605-610 €/m CPT, verso la Romania a 585-590 €/m CPT e verso Belgio e Paesi Bassi a 635-645 €/mt CPT. Infine, le sue offerte per Repubblica Ceca, Polonia, Croazia e Slovacchia sono a 620-630 €/t CPT, mentre quelle destinate in Slovenia si attestano a 625-635 €/t CPT.
Secondo quanto riportato dai media, la Commissione Europea potrebbe decidere, nell'ambito della sua indagine relativa a misure di salvaguardia definitive sulle importazioni di acciaio, di fissare quote su base trimestrale e a seconda del paese di importazione. Alcune fonti ritengono che questo sistema renderebbe più difficile monitorare i volumi di importazione. Inoltre, il periodo di tempo durante il quale il materiale importato è trattenuto presso le dogane potrebbe essere ridotto al fine di evitare il trattenimento dello stesso materiale durante il successivo periodo di quota.