Nelle ultime due/tre settimane, a causa di un rallentamento del lavoro (soprattutto all'estero), il mercato italiano dei tubi saldati ha registrato qualche piccola riduzione di prezzo. Ora, tuttavia, secondo quanto appreso da SteelOrbis, alcuni attori importanti sono pronti a tornare sui propri passi con l'obiettivo di riportare le quotazioni ai livelli di gennaio. A giustificare tale presa di posizione sono i continui aumenti dei prezzi della materia prima, con i coils laminati a caldo che ad oggi si attestano a 540-560 €/t base partenza e che, secondo le fonti interpellate, potrebbero crescere ulteriormente a seconda degli esiti dell'inchiesta antidumping avviata lo scorso luglio dalla Commissione Europea nei confronti di cinque paesi.
Tornando al mercato dei tubi, alla distribuzione lo sconto vigente va dal 27-28% (nei confronti dei clienti più piccoli) al 30%, ma i produttori sono intenzionati a tornare nelle prossime settimane al 25% applicato a gennaio.
L'erosione dei prezzi rilevata nelle scorse settimane, spiegano fonti vicine a SteelOrbis, è originata da un calo fisiologico della domanda, dovuto al fatto che nei mesi di dicembre e gennaio la clientela ha anticipato gli acquisti e fatto magazzino, comprando circa il 20% in più rispetto alla norma. Attualmente la richiesta non brilla, ma appare piuttosto stabile.
Nel frattempo, i prezzi dei tubi tondi per utilizzo per varie applicazioni, in acciaio S235, spessore 3 mm, certificati 3.1 EN 10219, oscillano dai 630 ai 660 €/t franco partenza, a seconda dell'applicazione e della clientela.