Mancano ancora due settimane all'inizio di agosto, ma numerosi operatori del mercato USA del rottame prevedono già un nuovo calo dei prezzi del lamierino nei primi giorni del prossimo mese. «La differenza tra prezzi del lamierino e prezzi del frantumato è troppo ampia» ha sottolineato una fonte, aggiungendo che le quotazioni del primo potrebbero scendere di altri 20-30 $/t ad agosto. Un altro operatore si è detto d'accordo con la previsione, facendo notare che «mentre sei mesi fa il lamierino era difficile da trovare, ora ce n'è in abbondanza» per via di un «eccesso di rottame industriale».
Allo stesso tempo i commercianti di rottame sono abbastanza certi che i prezzi del frantumato e delle categorie "basse" rimarranno stabili il prossimo mese. «Non conosco nessuno che abbia fretta di vendere rottame in perdita soltanto per aumentare il proprio cash flow» ha commentato una fonte, ammettendo tuttavia che in passato «sono successe cose anche ben più strane».
«Stiamo muovendo materiale dal Midwest verso la East Coast» ha affermato un altro operatore, spiegando che «la domanda sull'export è migliore, mentre sul mercato interno è pessima se non si considerano i tubifici». Inoltre, l'annuncio che JSW fermerà il forno elettrico di Mingo Junction «è un qualcosa di cui tenere conto».
Diverse fonti hanno sottolineato l'importanza di monitorare l'andamento del settore automotive. Un recente studio ha stimato che a causa dello smart working e del maggiore ricorso allo shopping online i chilometri percorsi in auto negli USA si ridurranno di 435 miliardi di chilometri l'anno, andando ad incidere negativamente sulla vendite di automobili. La National Automotive Dealers Association prevede per quest'anno un calo delle vendite di autovetture, camion, SUV e furgoni pari a 4 milioni di unità dai 17 milioni del 2019.
Vale la pena notare che Ford sta valutando di chiudere impianti negli USA a causa di una carenza di motori prodotti in Messico, dove le misure anti-COVID stanno obbligando gli impianti ad operare al 50% della loro capacità.
Per quanto riguarda la domanda di prodotti lunghi, la relativa stabilità del mercato del tondo ha iniziato a mostrare segni di fragilità. L'incertezza generata dall'epidemia di coronavirus fa sì che i compratori continuino a rivolgersi ai produttori locali, tuttavia eventuali nuove chiusure e il rinvio di progetti di costruzione potrebbero trascinare la domanda verso il basso nei prossimi mesi.