«Nella peggiore delle ipotesi» i prezzi del rottame rimarranno stabili negli USA a novembre. Questa l'opinione della maggior parte degli operatori locali, che soltanto alcune settimane fa si aspettavano invece una diminuzione dei prezzi di 10 o addirittura 20 dollari la tonnellata nel penultimo mese dell'anno. Le previsioni sono migliorate grazie all'andamento del mercato dei prodotti finiti, al buon tasso di utilizzo della capacità produttiva (attualmente vicino al 70%), ai bassi di livelli delle scorte di rottame presso le acciaierie e, in sostanza, all'equilibrio tra domanda e offerta.
«Non descriverei il mercato come realmente robusto – ha affermato una fonte – tuttavia ci sono i fondamentali almeno per un trend laterale e perfino per aumenti fino a un massimo di 5-10 $/t in alcuni casi. Le acciaierie stanno aumentando la produzione e hanno bisogno di rottame. Tenendo conto del fatto che i mesi di novembre e dicembre non sono normalmente dei mesi in cui viene generato rottame, si tratta di una buona notizia per i cantieri di demolizione».
«Ciò che stiamo vedendo – ha commentato un'altra fonte – è un trend che supporta la stabilità dei prezzi o addirittura un loro aumento a novembre. Tuttavia, per come è andato il 2020, nessuno può dire veramente cosa succederà». La stessa fonte si è detta «curiosa di vedere cosa succederà ai mercati dopo le elezioni. Quattro anni fa, quando vinse Trump, fu come veder premuto un interruttore. Ci fu un'ondata di ottimismo nei mercati del rottame e dell'acciaio. A prescindere da come la si pensi su Trump, una sua seconda vittoria verrebbe accolta da molti come un fatto positivo per il mercato».