Il mercato turco del rottame di importazione ha continuato la sua tendenza al ribasso senza sosta, con un ulteriore calo del prezzo del rottame di importazione ad ogni scambio. «Pensavamo tutti di aver toccato il minimo da quando i prezzi hanno iniziato a scendere al di sotto dei 600 $/t CFR, ma sembra che il minimo non sia stato ancora raggiunto», ha commentato una fonte. Sebbene il flusso di rottame verso i cantieri di esportazione sia notevolmente rallentato, alcuni descrivono la situazione addirittura come allarmante: le acciaierie turche non sono tornate sul mercato a pieno regime e di conseguenza le quotazioni di rottame di importazione in Turchia sono ancora in calo.
SteelOrbis ha appreso che un produttore turco con sede nel Mar Nero ha concluso uno scambio col Belgio per 25.000 tonnellate di rottame HMS I/II 80:20, 5.000 tonnellate di rottame frantumato e 5.000 tonnellate di un mix di rottame P&S e HMS I ad un prezzo medio di 335 $/t CFR, per la spedizione di luglio. Secondo le informazioni a disposizione, il prezzo del rottame HMS I/II 80:20 è stimato a 330 $/t CFR, 20 $/t in meno rispetto ai livelli precedenti.
All'inizio di questa settimana è stato segnalato un carico di rottame dalla Francia più piccolo venduto nella regione turca di Smirne, con un prezzo riportato a 330 $/t CFR. Questa informazione non è stata confermata dalle parti, ma si ritiene che la transazione sia stata conclusa.
Nel frattempo, il 22 giugno, è emerso che un importante fornitore di rottame europeo ha venduto un carico in Cina. L'informazione non è stata confermata e non ci sono ancora ulteriori dettagli sull’ordine, ma si ritiene che sia avvenuto; si tratta di una vendita insolita da parte dell'UE e si pensa che sia stata effettuata prima che i prezzi cinesi diminuissero drasticamente. I fornitori europei di rottame stavano cercando modi per vendere in Cina da quando ha iniziato a importare rottami, ma per lo più non sono riusciti a trovare opportunità.
Un venditore ha dichiarato: «Ora il mercato del rottame di importazione della Turchia potrebbe essere vicino a toccare il minimo poiché le attività di raccolta sono rallentate in modo significativo a causa dei recenti tagli ai prezzi». Tuttavia, un produttore turco di acciai lunghi ha affermato: «La Turchia non sta cercando di toccare il minimo e tantomeno di esercitare pressioni sulle quotazioni del rottame. Al contrario, il calo dei prezzi del rottame non è di aiuto per nessuno, né per i venditori né per gli acquirenti. Il problema non è il prezzo del rottame, è ancora la mancanza di vendite di acciaio finito. Pertanto, se la domanda non riprende, non può riprendere nemmeno il mercato del rottame». Sottolinea anche che le finanze delle acciaierie turche sono stressate per vari motivi, ad esempio vendite di acciaio non realizzate, linee di credito ridotte e livelli elevati di scorte di acciaio finito.
Nel segmento “short sea”, i venditori affermano che la pressione al ribasso esercitata dalle acciaierie è forte. Sebbene non ci siano accordi confermati con Romania e Bulgaria, le offerte d’acquisto degli stabilimenti turchi per il rottame HMS I/II 80:20 da queste origini sono scese sotto i 300 $/t CFR. I venditori non sono però disposti a concludere le vendite a questi livelli per ora, affermano alcune fonti. SteelOrbis stima che i livelli praticabili per questa qualità siano compresi tra i 300 e i 305 $/t CFR, 30-35 $/t in meno rispetto ai contratti precedenti. Nel frattempo, le offerte d’acquisto delle acciaierie di Iskenderun per il rottame HMS I/II 75:25 dal Mediterraneo sono di 285-290 $/t CFR, e i venditori ritengono che livelli superiori a 290 $/t CFR non siano più praticabili per questa qualità.