Ad oggi, secondo i dati in possesso di SteelOrbis, le offerte di rottame dai paesi vicini alla Turchia scarseggiano. In Russia e in Ucraina, i commercianti vogliono rimanere fuori dal mercato.
In Russia, i trader evitano le trattative con le acciaierie turche a causa del dazio sull’esportazione di rottame entrato in vigore lo scorso 1° agosto. I commercianti ucraini, invece, affermano di essere alle prese con una domanda molto forte nel mercato interno e, come per la Russia, anche in Ucraina le esportazioni di rottame sono tassate pesantemente. Di conseguenza, non hanno bisogno di ridurre il prezzo dell'HMS I/II 80:20 per la Turchia. Infine, fonti di mercato affermano che l’offerta di rottame in Bulgaria scarseggia.
Recentemente, SteelOrbis ha appreso che un commerciante rumeno avrebbe venduto HMS I/II 80:20 in Turchia a 420-428 $/t CFR. Sembra inoltre che anche la domanda del rottame esportato dai mercati vicini sia bassa. Alla fine di luglio, l’HMS I/II 80:20 rumeno era stato venduto a 439 $/t CFR nonostante il valore medio per questa tipologia di rottame proveniente dalla Romania fosse di 430-432 $/t, in linea con i cali registrati nell'export da Europa occidentale e Nord America. Rispetto a un mese fa, il prezzo del rottame esportato in Turchia dai paesi dell’Est Europa o dell’area CIS è calato del 6,3%.
Il gap tra i prezzi del rottame in partenza dai porti lontani e quello dai paesi più vicini si sta ampliando. I primi ammontano a 455-464 $/t CFR Turchia: rispetto ai 15 $/t di differenza osservata normalmente, ora il margine è di 32-35 $/t.