I prezzi del minerale ferroso hanno toccato nuove vette oggi 21 dicembre, supportati principalmente dai timori di un calo dell'offerta brasiliana e dallo straordinario rialzo dei prezzi dei future.
Le quotazioni del minerale con un contenuto di ferro del 62% sono cresciute di 12 $/t da venerdì scorso, raggiungendo i 175 $/t CFR Cina, mentre i prezzi del fine brasiliano con un tenore di ferro del 65% sono aumentati di 13 $/t, a 188 $/t CFR.
In data 19 dicembre una frana ha causato la morte di una persona presso una miniera di Vale poco distante dalla diga di Brumadinho, tristemente nota per il crollo che agli inizi di gennaio uccise centinaia di persone nell'area. Le operazioni presso la miniera sono state sospese in attesa che vengano effettuati studi sulla sicurezza. La notizia ha aumentato le preoccupazioni a livello globale riguardo a una riduzione delle forniture di minerale da parte del Brasile.
Secondo il Dipartimento dell'Industria, delle Scienze, dell'Energia e delle Risorse del governo australiano, i prezzi della materia prima dovrebbero restare al di sopra dei 100 $/t fino alla metà del 2021, prima di indebolirsi fino a raggiungere il livello di 75 $/t entro la fine del 2022. Secondo lo stesso ente, la domanda in Cina dovrebbe restare forte nei prossimi sei mesi.
Sul Dalian Commodity Exchange i prezzi del minerale di ferro sono cresciuti di 101 RMB/t da venerdì ad oggi, raggiungendo i 1.144,5 RMB/t (174,7 $/t).