Mentre restano stabili i prezzi nel mercato italiano del rottame, le trattative stanno rallentando in vista delle festività. Le acciaierie italiane hanno programmato chiusure per le vacanze imminenti e non sono quindi interessate ad aumentare le scorte di rottame per il momento. Le fermate previste sono di almeno due settimane, mentre alcuni produttori prevedono quattro o cinque settimane di pausa.
Secondo una fonte: «La situazione rimane molto incerta per gennaio. In questi giorni la sensazione è che potremmo avere un aumento dei prezzi. Tutti i venditori se lo aspettano. D’altra parte, come abbiamo detto più volte, dovremo fare i conti con la domanda finita e con i costi energetici». Si osserva che i costi dell’energia hanno raggiunto i 416,03 €/MWh in media il 14 dicembre, aumentando dall’inizio del mese e avvicinandosi ai livelli registrati a settembre.
I fornitori tedeschi informano inoltre SteelOrbis che la domanda ricevuta dall’Italia è bassa. Secondo una fonte tedesca «i soliti quantitativi destinati all’Italia potrebbero cambiare rotta verso i cantieri di esportazione». Le fonti italiane commentano che la mancanza di domanda di rottame tedesco non è dovuta solo alla mancanza di interesse, ma anche all’aumento delle tariffe di trasporto ferroviario e via camion. «Ciascuna parte vuole che l’altra copra l’aumento dei costi, circa 8-12 €/t, quindi si trovano in una situazione di stallo» ha commentato una fonte italiana.
Attualmente nel mercato italiano le quotazioni si attestano ai livelli seguenti.
Qualità |
Prezzo (€/t) |
Prezzo (€/t) |
Torniture (E5) |
290-310 |
290-310 |
Demolizioni (E3) |
325-350 |
325-350 |
Frantumato (E40) |
350-370 |
350-370 |
Lamierino (E8) |
350-370 |
350-370 |
Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa.