Stabile, su base settimanale, il mercato locale italiano del rottame. «Al momento tutto è calmo» ha riferito una fonte, aggiungendo: «È possibile qualche piccolo aggiustamento al ribasso, anche se tutto dipende dalla domanda di materie prime legata alle vendite di acciaio finito a febbraio».
La raccolta di rottami nei cantieri del Nord Europa è lenta. Oltre alle fonti italiane, anche altri fornitori europei di rottame affermano che la disponibilità di rottame è bassa. La domanda proveniente dalla Turchia potrebbe essere un elemento fondamentale per il mercato italiano del rottame. Inoltre, la domanda di acciaio non è elevata in Italia, causando incertezze e impedendo agli operatori di mercato di essere sicuri di un trend positivo per i prezzi del rottame.
«Alcuni impianti in Italia hanno ripreso la produzione solo lunedì 23 gennaio, mentre altri hanno iniziato il 9 gennaio, ma in entrambi i casi producono al 50%. Non è chiaro se questa situazione cambierà a febbraio» ha commentato una fonte italiana. Un’altra fonte italiana ha dichiarato: «I tassi di produzione a febbraio saranno più attivi. Pensiamo che il prezzo dovrebbe aumentare ulteriormente. Tuttavia, possiamo dire che la domanda di tondo in Italia è debole».
Attualmente sul mercato italiano le quotazioni del rottame si attestano mediamente ai seguenti livelli.
Qualità |
Prezzo al 26 gennaio (€/t) |
Prezzo al 17 gennaio (€/t) |
Torniture (E5) |
335 |
335 |
Demolizioni (E3) |
370-385 |
370-385 |
Frantumato (E40) |
390-400 |
390-400 |
Lamierino (E8) |
380-395 |
380-395 |
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