Dopo la ripresa indicata agli inizi di giugno, resta discreta la domanda di rottame da parte delle acciaierie turche, benché questa nelle ultime due settimane si sia leggermente ridimensionata a causa delle festività di fine Ramadan.
Dopo che gli Stati Uniti hanno istituito un dazio del 25% sulle importazioni di acciaio annullando le esenzioni concesse temporaneamente a Canada, Messico e UE, le acciaierie turche sono tornate ad offrire prezzi competitivi ai compratori statunitensi e, di conseguenza, a chiudere vendite di acciai finiti negli States. Questa circostanza ha permesso una ripresa della domanda turca di rottame rispetto agli ultimi giorni di maggio e, di conseguenza, un incremento dei prezzi del rottame destinato in Turchia nelle ultime due settimane. Questa settimana, un'acciaieria turca ha acquistato dagli USA dell'HMS I/II 80:20 al prezzo di 355 $/t CFR e del frantumato a 370 $/t CFR.
Secondo quanto appreso da SteelOrbis, attualmente le offerte dei fornitori statunitensi nei confronti dei compratori turchi si attestano a 355-360 $/t CFR, mentre quelle dei fornitori europei si collocano a un livello di 355 $/t CFR, in entrambi i casi per l'HMS I/II 80:20.
Infine, i fornitori della regione baltica offrono lo stesso tipo di materiale a 355 $/t CFR. Infatti, essi non hanno accettato le offerte d'acquisto delle acciaierie turche, che puntavano a un prezzo di 348 $/t.