Rottame, quale l'impatto dei tagli alla produzione mineraria di Vale?

martedì, 19 marzo 2019 18:17:12 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Sebbene l'annuncio di nuovi tagli alla produzione di minerale di ferro da parte di Vale (per un totale di 12,8 milioni di tonnellate) abbia alimentato le aspettative di possibili aumenti dei prezzi dell'acciaio e del minerale ferroso a livello internazionale, fino ad ora non sono stati osservati sviluppi significativi in tal senso. Dopo le ultime notizie riguardanto il colosso minerario brasiliano, le quotazioni del minerale ferroso sono cresciute di 1,74 $/t ieri 18 marzo, mentre sono rimaste sostanzialmente stabili in data odierna. 

La domanda di rottame in Turchia, principale importatore della materia prima a livello mondiale, è apparsa debole nei primi giorni di questa settimana. Secondo quanto appreso da SteelOrbis, attualmente le offerte relative all'HMS I/II 80:20 si attestano al di sopra del livello di 325 $/t CFR Turchia, tuttavia le acciaierie turche stanno mostrando scarso interesse al riguardo. Si precisa che la domanda di rottame proveniente da regioni limitrofe è leggermente più forte della domanda riferita al materiale proveniente da territori d'oltremare, mentre è interessante notare che le prenotazioni chiuse ieri e oggi da Romania, Bulgaria e paesi dell'Adriatico sono state caratterizzate da un prezzo di 311-314 $/t CFR.

Sebbene gli acquisti di rottame effettuati da parte delle acciaierie turche per le spedizioni di aprile risultino ancora insufficienti, alcuni stabilimenti hanno ridotto ulteriormente i loro tassi di produzione. In un contesto di scarsa domanda di tondo per cemento armato sia nel mercato domestico che in quelli di esportazione, i produttori turchi stanno incrementando la domanda di rottame prodotto internamente o proveniente da regioni vicine; in altre parole, stanno adottando un approccio cauto e, allo stesso tempo, non stanno accettando i prezzi più alti proposti dai fornitori d'oltremare.
Nonostante la scarsa domanda, oggi i produttori turchi hanno aumentato i prezzi dei prodotti finiti a fronte degli incrementi delle quotazioni del minerale di ferro, e stanno ora valutando il riscontro del mercato rispetto alle loro nuove offerte.

Subito dopo l'annuncio di Vale di nuovi tagli alla produzione, le reazioni iniziali in termini di prezzi del minerale sono state limitate. Il deficit nella produzione annuale di minerale di ferro della società ha raggiunto i 63,8 milioni di tonnellate. Questa situazione potrebbe far sì che i prezzi del minerale di ferro si mantengano su livelli elevati, tuttavia appare improbabile un nuovo forte aumento delle quotazioni.
Nel mercato del rottame, l'offerta dovrebbe aumentare in quanto le attività di raccolta saranno agevolate da fattori stagionali. Questa circostanza, unitamente all'approccio di prudenza adottato dalle acciaierie turche, dovrebbe causare pressioni ribassiste sui prezzi del rottame. Nel frattempo, sembra assai difficile che i compratori turchi accettino le offerte più alte proposte dai fornitori d'oltremare. 


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