I prezzi del rottame hanno fatto registrare un significativo arretramento oggi, 1° dicembre, con la notizia di due recenti scambi.
Secondo quanto appreso da SteelOrbis, un'acciaieria della regione turca di Marmara ha acquistato dagli Usa dell'HMS I/II 80:20 al prezzo di 485 $/t CFR, con spedizione a gennaio. Il carico ammonterebbe in totale a 45.000 tonnellate, con metà dei volumi costituita da frantumato (al prezzo di 505 $/t CFR). Prima di questo scambio, si stimava per l'HMS I/II 80:20 statunitense un prezzo di circa 495 $/t CFR Turchia.
Nel frattempo, un'acciaieria di Iskenderun ha ordinato dalla regione baltica dell'HMS I/II 80:20 a 480 $/t e del bonus scrap a 500 $/t CFR. In precedenza, i prezzi dell'HMS I/II 80:20 in partenza dalla stessa regione si attestavano a 491-492 $/t CFR Turchia.
Un fornitore di rottame ha affermato che le diminuzioni di prezzo sono state più forti del previsto e che «probabilmente eserciteranno un'ulteriore pressione sulle quotazioni». Un'altra fonte ha commentato che le acciaierie turche potrebbero cogliere l'opportunità di abbassare anche i prezzi degli acciai finiti, allo scopo di attirare almeno i compratori locali. Allo stesso tempo, un produttore ha ricordato che diverse acciaierie hanno in programma di avviare lavori di manutenzione nella seconda metà di gennaio. Per ora però solo Koç Metalürji ha fatto annunci ufficiali. Premesso ciò, i partecipanti alla conferenza New Horizons di SteelOrbis hanno affermato oggi che a livello globale c'è la tendenza a garantirsi forniture di rottame, pertanto la Turchia potrebbe cercare fonti alternative o altri modi di produrre acciaio nel lungo periodo, anche con l'obiettivo di soddisfare i target climatici.