Nonostante siano stati registrati due nuovi acquisti di rottame di importazione in Turchia, il mercato è attualmente concentrato sull'andamento del tasso di cambio euro/dollaro e sui suoi possibili impatti.
Secondo quanto appreso da SteelOrbis, un'acciaieria di Izmir ha ordinato un carico da 35.000 tonnellate di HMS I/II 80:20 proveniente dalla regione baltica al prezzo di 270 $/t CFR, con spedizione programmata per settembre.
Intanto, un produttore della regione turca di Marmara ha ordinato, sempre dalla regione baltica, dell'HMS I/II 80:20 a un prezzo leggermente inferiore ai 270 $/t CFR Turchia. Precedentemente, il prezzo di riferimento per l'HMS I/II 80:20 ammontava a 266,5 $/t CFR.
Come accennato, gli operatori tengono gli occhi puntati sul rafforzamento dell'euro rispetto al dollaro. Il cambio nelle ultime settimane ha sfondato quota 1,17, raggiungendo i massimi di settembre 2018. Questa situazione ha determinato un incremento dei costi per i fornitori europei: si stima un +13 $/t partendo da un cambio euro/dollaro pari a 1,12. Aggiungendo l'aumento dei tassi di nolo (8-10 $/t), i costi per i venditori europei sono cresciuti complessivamente di una ventina di dollari, impattando fortemente sui prezzi FOB e sui margini di profitto.
Secondo diverse fonti, il rafforzamento dell'euro porterà al rialzo dei prezzi di tutte le commodity e avrà quindi un impatto anche sulle quotazioni degli acciai finiti, con possibili aumenti per i prezzi del rottame "deep sea" nel prossimo periodo.
Tuttavia, i fornitori statunitensi sono "sold out" per le spedizioni di agosto e stanno raccogliendo rottame per evadere gli ordini precedentemente assunti. Di conseguenza, sono restii ad aumentare i prezzi legati alla raccolta e vogliono mantenere i margini che si erano prefissati. Alcune fonti sostengono che queste vendite all'export potrebbero riflettersi sui prezzi nelle regioni della East Coast per le spedizioni di settembre, mentre altre hanno riferito di aver udito offerte per HMS I/II 80:20 statunitense attorno ai 280 $/t CFR e perfino a livelli superiori. Gli operatori allo stesso tempo sottolineano che i tassi di produzione industriale negli USA risultano ancora deboli.
In Europa sta per iniziare il mese delle ferie estive. Di conseguenza, le attività di raccolta subiranno un rallentamento ad agosto, e con un ulteriore rafforzamento dell'euro alcuni fornitori potrebbero adottare una maggiore cautela negli acquisti. Le offerte di rottame dall'Europa si attestano a 275-278 $/t CFR Turchia, tuttavia qualche player ha parlato anche di offerte attorno ai 280 $/t CFR.
L'opinione generale è che i prezzi del rottame europeo e nordamericano raggiungeranno i 280-285 €/t CFR Turchia nel prossimo periodo. Per qualcuno potrebbero toccare anche i 290 $/t, grazie alla situazione positive che si registra in Turchia. Escludendo la possibilità di una seconda, peggiore ondata della pandemia di COVID-19, le fonti ritengono che diversi indicatori resteranno positivi nel mercato degli acciai finiti, ma che ciò non sarà sufficiente a spingere ulteriormente verso l'alto i prezzi del rottame in futuro. Sarà infatti necessario un incremento delle vendite turche di acciaio all'estero. Si prevede che la Turchia acquisterà almeno 35-40 carichi di rottame "deep sea" per le spedizioni di settembre.
AGGIORNAMENTO: i prezzi dell'HMS I/II 80:20 hanno toccato i 275 $/t CFR Turchia.