I prezzi dell'HMS I/II 80:20 sono cresciuti con gli ultimi scambi registrati dagli Stati Uniti e dai Paesi baltici verso la Turchia.
Secondo quanto appreso da SteelOrbis, un produttore siderurgico della regione turca di Marmara ha ordinato dagli USA 22.000 tonnellate di HMS I/II 80:20 a 448 $/t CFR e 8.000 tonnellate di frantumato a 463 $/t CFR. Il carico sarà spedito nella seconda metà di novembre. Poiché è passato molto tempo dal precedente scambio USA-Turchia, il prezzo in questione è considerato un importante indicatore del trend. Precedentemente, il prezzo dell'HMS I/II 80:20 statunitense era ammontato a 443 $/t CFR Turchia.
Nel frattempo, è stato confermato che un'acciaieria di Iskenderun ha ordinato del rottame proveniente dalla regiona baltica. Il materiale, HMS I/II 80:20 al prezzo di 444 $/t CFR, frantumato a 459 $/t CFR e rottame ferroviario a 464 $/t CFR, sarà spedito nella seconda metà di novembre. Nel precedente acquisto di rottame dai Paesi baltici il prezzo dell'HMS I/II 80:20 si era attestato a 434 $/t CFR.
Dopo il recente scambio Ue-Turchia al prezzo di 440 $/t CFR, si può dire che le differenze di prezzo tra le varie regioni di provenienza sono state appianate. Nonostante oggi si respiri un clima maggiormente positivo, permangono comunque alcuni fattori di incertezza. Durante la riunione dell'associazione del commercio estero turco svoltasi ieri, i partecipanti hanno discusso di alcuni problemi, fra cui principalmente quello degli alti tassi di nolo, quello della mancanza di navi e container, nonché il tema della carenza di risorse energetiche. Le tariffe di nolo potrebbero non tornare a livelli normali prima dei prossimi sei/sette mesi; anzi, potrebbero crescere ulteriormente nel periodo invernale. Inoltre, preoccupa il rallentamento dell'economia cinese, anche se la maggior parte degli operatori concorda sul fatto che la crescita della Cina nel prossimo periodo dipenderà maggiormente dai consumi interni. Ciononostante, la speranza che la Turchia potesse riempire il vuoto lasciato dal Paese del dragone nei mercati del Sud-est asiatico è stata finora disattesa poiché la domanda in tale regione si è ridotta. L'offerta turca di acciaio è tornata ai livelli pre-Covid e il mercato si aspetta che la domanda sarà un fattore di primaria importanza per l'andamento dei prezzi nel prossimo periodo.