Dopo essere calati fortemente a novembre, i prezzi dell'acciaio in Cina hanno fatto registrare una ripresa dopo l'incontro tra il presidente USA Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping al vertice del G20, che ha portato al rinvio di 90 giorni dell'entrata in vigore di tariffe aggiuntive.
Nel corso di novembre la rapida diminuzione dei prezzi di esportazione cinesi aveva influenzato negativamente il commercio globale dell'acciaio e indotto i compratori a rimandare ogni acquisto. Questa situazione di incertezza aveva spinto le acciaierie a ridurre gli acquisti di rottame. Di conseguenza, era cresciuta la pressione ribassista sui prezzi globali del rottame.
I forti incrementi di prezzo osservati sul mercato siderurgico cinese all'inizio di questa settimana hanno riportato una maggior fiducia sui mercati internazionali. Alcuni produttori hanno ritirato le offerte che avevano avanzato la scorsa settimana al fine di osservare gli sviluppi del mercato dopo l'annuncio di prezzi più alti da parte degli esportatori cinesi; altre acciaierie non hanno perso tempo e hanno rincarato i prezzi.
Nel frattempo, alcuni fornitori di rottame hanno ritirato le proprie offerte caratterizzate da un prezzo pari a 320-325 $/t CFR Turchia. La scorsa settimana, un'offerta relativa a HMS I/II 75:25 proveniente dall'Europa si attestava a 315 $/t CFR. Per il momento non si è assistito ad alcun incremento della domanda turca di rottame, e il prezzo cui mirano le acciaierie turche è pari a circa 300 $/t CFR. Si prevede che le stesse acciaierie programmeranno i loro acquisti di rottame in funzione dell'andamento delle loro vendite di prodotti finiti.