Domanda di rottame quasi inesistente in Turchia; prezzi della materia prima sotto pressione.
La discesa dei prezzi dell'acciaio proveniente dalla Cina è continuata questa settimana, dopo i ribassi registrati nel mercato siderurgico del paese asiatico a partire dalla metà di novembre. Dinnanzi al calo dei prezzi, i compratori internazionali hanno ridotto significativamente la loro domanda di semilavorati e prodotti finiti. Di conseguenza, anche la domanda riscontrata dalle acciaierie turche, già messe a dura prova dal debole mercato interno e dai bassi prezzi dei prodotti iraniani, si è fortemente indebolita. In questo contesto, la domanda turca di rottame si è quasi azzerata. I prezzi del rottame pertanto sono ancora sotto pressione in Turchia e in altri paesi importatori.
La pressione ribassista si è ulteriormente accentuata dopo che la scorsa settimana i prezzi dell'HMS I/II 80:20 proveniente da oltreoceano sono scesi al livello di 320 $/t CFR Turchia. Oggi 27 novembre, secondo quanto appreso da SteelOrbis, un'acciaieria turca ha aperto una gara d'acquisto relativa a rottame proveniente da paesi vicini. Allo stesso tempo, nessun'altra acciaieria ha manifestato l'intenzione di acquistare rottame, né da regioni vicine né da territori oltremare. Nonostante le scorte di rottame dei produttori turchi non siano elevate, questi difficilmente torneranno ad incrementare gli acquisti prima di aver registrato un miglioramento delle loro vendite di acciai finiti. Fonti di mercato ritengono infine che, nella situazione attuale, le acciaierie possano ridurre ulteriormente i tassi di utilizzo della loro capacità produttiva.