Nella serata di ieri, 6 maggio, sono stati resi noti alcuni nuovi acquisti di rottame in Turchia, in occasione dei quali il prezzo dell'HMS I/II 80:20 ha raggiunto i 479-480 $/t CFR.
Secondo quanto appreso da SteelOrbis, un'acciaieria di Izmir ha acquistato un carico proveniente dall'Estonia, costituito da HMS I/II 80:20 e bonus scrap, ai prezzi di 479 $/t e 489 $/t CFR rispettivamente. Il materiale sarà spedito a giugno. Prima di questo scambio, dell'HMS I/II 80:20 proveniente dalla Finlandia era stato ordinato al prezzo di 471 $/t CFR, con spedizione programmata per giugno.
Inoltre, un'acciaieria della regione di Marmara ha acquistato due navi di rottame, entrambe in partenza dalla regione baltica. Il primo carico è composto da HMS I/II 80:20 e bonus scrap, ai prezzi rispettivamente di 479 $/t e 489 $/t CFR. Nella seconda transazione, il prezzo dell'HMS I/II 80:20 ha raggiunto i 480 $/t CFR.
Parlando del segmento "short sea", fonti hanno riferito che dell'HMS I/II 80:20 è stato venduto dalla Romania e dalla regione dell'Est driatico ai prezzi di 450 $/t CFR Marmara e 460 $/t CFR Izmir rispettivamente. Infine, un carico proveniente da Israele è stato venduto a Iskenderun due/tre giorni fa al prezzo di 420 $/t CFR per l'HMS I/II 75:25. Attualmente i fornitori puntano a un prezzo di 440 $/t CIF Iskenderun che prevedono sarà accettato dalle acciaierie turche entro un paio di giorni.
Alcune fonti hanno riferito che la Turchia è molto vicina ad aver completato gli acquisti di rottame per il mese di giugno e che alcuni scambi potrebbero essere stati chiusi senza essere stati resi noti. Almeno quattro produttori turchi hanno iniziato a ordinare materiale per il mese di luglio. Secondo la maggior parte delle fonti, i prezzi del rottame "deep sea" supereranno i 500 $/t CFR Turchia. Alcune acciaierie hanno affermato di aver ricevuto richieste dai mercati export per il mese di ottobre, ma hanno anche detto di avere difficoltà a fornire offerte per via del lungo termine di consegna. In generale il sentiment di mercato è estremamente positivo dal momento che si prevede che le acciaierie turche chiuderanno forti vendite di prodotti finiti all'estero.