In Turchia i prezzi del rottame in partenza dall'Europa sono cresciuti ulteriormente in occasione di due recenti scambi.
Nella serata di venerdì scorso è stato reso noto che un'acciaieria turca ha ordinato dal Regno Unito dell'HMS I/II 80:20 a 513 $/t e del frantumato a 533 $/t CFR. Lo scambio in questione non è stato confermato né dal compratore né dal fornitore, tuttavia la maggior parte degli operatori di mercato ritiene sia stato chiuso realmente. Prima di questa informazione, un produttore di Izmir aveva ordinato dell'HMS I/II 80:20 proveniente dal Regno Unito al prezzo di 500 $/t CFR.
Inoltre, oggi 25 maggio SteelOrbis ha appreso che un'acciaieria di Iskenderun ha ordinato dal Belgio 19.000 tonnellate di HMS I/II 80:20, 11.000 tonnellate di frantumato, 8.000 tonnellate di bonus scrap e 2.000 tonnellate di lamierino al prezzo medio di 516 $/t CFR. Il materiale sarà spedito verso metà giugno. Sulla base di questa informazione, è stato stimato per l'HMS I/II 80:20 un prezzo di circa 510 $/t CFR Turchia.
Dopo questi scambi, si prevede un incremento dei prezzi del rottame proveniente sia dalla regione baltica sia dagli Stati Uniti. La scorsa settimana l'ultimo acquisto relativo a materiale in partenza dai porti del Mar Baltico era stato chiuso a 507,5 $/t CFR Turchia. I fornitori statunitensi sono ancora silenziosi in Turchia, tuttavia la domanda di rottame è forte negli USA dove si prevede un nuovo incremento delle quotazioni il prossimo mese. Inoltre, gli stessi fornitori stanno effettuando vendite in mercati alternativi quali Messico, Brasile ed Egitto, dove hanno ottenuto prezzi di 20-25 $/t superiori a quelli cui puntano le acciaierie turche secondo alcuni operatori. Di conseguenza, sembra difficile che fornitori statunitensi e compratori turchi trovino un punto di incontro nel breve termine. Un fornitore europeo ha affermato che alle attuali condizioni i fornitori potrebbero testare un prezzo di 520 $/t CFR Turchia nel caso dell'HMS I/II 80:20.
Infine, tutti gli operatori stanno seguendo attentamente gli sviluppi in Cina. Attualmente ritengono che la differenza tra prezzi degli acciai finiti e prezzi del rottame sia più che sufficiente e stia impedendo alle quotazioni della materia prima di scendere. Le acciaierie turche godono di un ottimo carico di ordini per il prossimo periodo e, nonostante abbiano chiuso ordini di rottame con lunghi tempi di consegna, hanno ancora bisogno di acquistare materiale: secondo alcune fonti, la Turchia necessita di almeno quindici navi per le spedizioni di luglio.