Sul mercato turco prevalgono aspettative di un rialzo dei prezzi del rottame dopo gli aumenti rilevati negli ultimi acquisti di materiale statunitense. Le acciaierie stanno mostrando una forte richiesta, tuttavia mancano ancora transazioni sufficienti a dimostrare che la tendenza al rialzo è sostenibile. Nel frattempo, sono cresciute le offerte verso la Turchia.
Il prezzo dell'HMS I/II 80:20 proveniente dalla regione baltica è stimato in 234-235 $/t CFR Turchia e corre voce di uno scambio chiuso recentemente a quota 235 $/t CFR. Le offerte europee per lo stesso materiale ammontano a 230-232 $/t CFR. Si parla di un'offerta limitata a causa del gettito ridotto, determinato a sua volta dal forte calo delle quotazioni. Tuttavia i fornitori europei potrebbero essere propensi a vendere viste le difficoltà del mercato siderurgico dell'UE. Nel frattempo, i fornitori statunitensi puntano a un prezzo di 234-235 $/t CFR, contro i 233 $/t CFR registrati nell'ultima transazione.
Intanto sono cresciute le attività riguardanti il rottame proveniente da regioni vicine alla Turchia. La Romania ha venduto dell'HMS I/II 80:20 a un prezzo di 228-229 $/t CFR. Inoltre, un fornitore dell'Est Adriatico ha venduto a un'acciaieria turca lo stesso materiale per 227 $/t CFR. I carichi in questione saranno spediti a novembre. Un fornitore russo ha chiuso vendite di rottame A3 in Turchia al prezzo di 231 $/t CFR, in rialzo di 2 $/t rispetto all'inizio della scorsa settimana. Queste vendite hanno avuto per destinazione le regioni di Izmir e Marmara, coinvolgendo volumi per 15.000-20.000 tonnellate.
Gli operatori interpellati da SteelOrbis sperano in alcuni sviluppi positivi nel segmento del rottame. I prezzi potrebbero essere supportati dalla buona domanda turca e dall'incremento degli ordini da parte dell'Egitto (probabilmente il risultato della decisione sulla salvaguardia). Ciononostante, la situazione resta ancora molto instabile.