I prezzi del minerale di ferro hanno continuato a tendere al rialzo oggi, lunedì 17 febbraio, avvicinandosi al livello dei 90 $/t CFR, che non si registrava dalla fine di gennaio. La buona domanda, dovuta al fatto che le acciaierie sono tornate gradualmente operative, ha contribuito all'uptrend insieme a preoccupazioni riguardanti l'offerta. I prezzi del minerale di ferro con contenuto di Fe pari al 62 percento sono cresciuti di 1,5 $/t dallo scorso venerdì, raggiungendo gli 89,9 $/t CFR. I prezzi dei fine con un tenore di Fe del 65 percento sono aumentati di 0,8 $/t, a 105,3 $/t CFR.
Due lotti da 170.000 tonnellate di Pilbara fine sono stati venduti all'indice di marzo più extra di 2,1 $/t e 2,15 $/t. Inoltre, circa 170.000 tonnellate di fine brasiliani con il 65 percento di ferro sono state vendute a 105,3 $/t CFR. Anche le attività di scambio presso i porti si attestano a buoni livelli secondo quanto riferito dai trader, e i prezzi sono cresciuti di 10 RMB/t (1,5 $/t).
Nel frattempo, il più grande fornitore australiano di minerale di ferro, Rio Tinto, ha tagliato di 6-9 milioni di tonnellate le sue previsioni per le spedizioni dal Pilbara, portandole a 324-334 milioni di tonnellate nel 2020. Il ciclone tropicale Damien ha infatti causato danni alle infrastrutture del produttore minerario. La scorsa settimana la brasiliana Vale aveva ridotto le sue stime per gennaio-marzo da 68-73 a 63-68 milioni di tonnellate a causa delle forti precipitazioni.
I future sul minerale di ferro al Dalian Commodity Exchange hanno fatto segnare un rialzo di 16,5 RMB/t oggi 17 febbraio, raggiungendo i 639,5 RMB/t (92,7 $/t). L'aumento riflette un miglioramento del sentiment sul mercato.