I prezzi del minerale australiano con un contenuto di ferro pari al 62% hanno fatto registrare oggi 18 febbraio un incremento di 0,2 $/t, aprendo la settimana corrente a quota 87,4-88,5 $/t CFR Cina. I prezzi avevano toccato i 90 $/t CFR dopo la fine del capodanno cinese, ma non sono riusciti a mantenersi su tale livello e sono diminuiti leggermente a causa di una domanda cinese inferiore alle aspettative.
Nel frattempo, a seguito della notizia che una capacità di 70 milioni di tonnellate di minerale verrà disattivata da parte del colosso brasiliano Vale dopo il crollo della diga di Brumadinho, le quotazioni del minerale brasiliano con un contenuto di ferro pari al 65% hanno superato, come previsto, i 100 $/t CFR. Ciononostante, le acciaierie cinesi sono apparse restie a chiudere ordini a prezzi più alti; inoltre, gli acquisti sono stati scarsi dal momento che diversi compratori cinesi rientreranno dalle festività soltanto questa settimana. Per questi motivi, i prezzi dell'iron ore brasiliano non sono cresciuti ulteriormente.
Secondo fonti di mercato, la domanda di pellet indiano crescerà in Cina a fronte delle incertezze legate all'offerta e ai volumi di produzione del minerale. Dal momento che i produttori siderurgici cinesi difficilmente si concentreranno sugli ordini di minerale di bassa qualità a causa dell'entrata in vigore delle misure ambientali in Cina, si prevede che essi soddisferanno le proprie necessità attraverso fornitori diversi da Vale. Poiché le autorità brasiliane hanno incrementato le ispezioni presso le miniere dopo il disastro di Brumadinho, si prevede un impatto anche sulle forniture da parte di altri produttori minerari brasiliani, circostanza che potrebbe causare aumenti di prezzo nel breve termine. Infine, le quotazioni del minerale dovrebbero crescere anche nel caso in cui i colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina dovessero dare risultati positivi nei prossimi giorni.