Dopo essere calati del 7,26% la scorsa settimana, i prezzi del minerale australiano con un contenuto di ferro pari al 62% sono aumentati di 4,24 $/t in data 8 luglio, raggiungendo i 116,17-117,26 $/t CFR Cina.
All'inizio della scorsa settimana le quotazioni, dopo aver superato i 120 $/t CFR, avevano raggiunto il livello più alto delle ultime cinque settimane. Il rialzo era stato attribuito al rallentamento delle spedizioni di minerale dal Brasile alla Cina, ai timori legati alla disponibilità di minerale, all'incremento degli acquisti e all'aumento dei prezzi dell'acciaio. Le quotazioni del minerale ferroso, tuttavia, avevano subito un leggero indebolimento dopo il 2 luglio, quando i compratori avevano scelto di non effettuare acquisti ai nuovi livelli di prezzo. Infine, nell'ultimo giorno della scorsa settimana, il minerale aveva fatto registrare un calo di 7,22 $/t.
Recentemente i principali produttori siderurgici cinesi, guidati da China Baowu Group, si sono uniti per chiedere che venga aperta un'indagine che verifichi se "fattori non di mercato" stiano causando un eccessivo rialzo dei prezzi del minerale ferroso. Queste imprese vogliono che si indaghi in particolare sugli aumenti degli ultimi due mesi, periodo nel quale dal loro punto di vista non vi sono stati cambiamenti significativi nel rapporto tra domanda e offerta.
Secondo quanto appreso da SteelOrbis, le scorte di minerale nei porti cinesi hanno fatto registrare una ripresa nell'ultimo periodo. È quindi probabile che i prezzi calino leggermente, anche in considerazione del fatto che i timori relativi all'offerta globale di minerale sono in parte rientrati.