Dopo aver seguito un andamento altalenante la scorsa settimana, i prezzi del minerale australiano con un contenuto di ferro pari al 62% sono calati di 0,2 dollari ieri 17 settembre, aprendo la settimana corrente a quota 67,70-68,80 $/t CFR Cina. Nel frattempo, in data 10 settembre, le scorte di minerale presso i principali trentatré porti cinesi sono ammontate a 124,67 milioni di tonnellate, facendo registrare una contrazione dello 0,05% rispetto ai livelli dello scorso 3 settembre.
La scorsa settimana il mercato cinese dei future sull'acciaio ha subito forti ribassi a causa delle voci di un allentamento delle misure di protezione ambientale. Tali ribassi hanno influenzato immediatamente il mercato spot e, di conseguenza, i prezzi del minerale di ferro sono diminuiti a metà settimana. Nonostante il governo cinese abbia smentito i rumor bollandoli come "speculativi", il sentiment di mercato è rimasto perlopiù negativo. Verso la fine della settimana, il governo statunitense ha invitato le autorità cinesi a portare avanti le negoziazioni per risolvere il conflitto commerciale tra i due paesi, e questo sviluppo ha avuto un impatto positivo sul mercato globale. Di conseguenza, i prezzi dell'acciaio e del minerale di ferro importato in Cina si sono mossi al rialzo e il trend ribassista del mercato dei future si è interrotto sul finire della settimana.
Ad ogni modo, il recentissimo annuncio di nuovi dazi da parte di Donald Trump contro la Cina pe oltre 200 miliardi di dollari - in vigore dal 24 settembre - potrebbero avere un impatto fortemente negativo sul mercato cinese dei future e sui prezzi del minerale di ferro nel breve periodo.